Un esperto climatologo analizza il caldo anomalo che colpisce l’Italia: ecco perché non è una semplice estate torrida.
Non solo le varianti Nimbus e Stratus del Covid fanno paura: a preoccupare in questi giorni è anche l’ondata di caldo anomalo che sta interessando gran parte dell’Italia. Temperature reali e percepite ben oltre la norma stanno mettendo sotto pressione non solo l’ambiente, ma anche il nostro corpo. Il climatologo Massimiliano Fazzini spiega a Fanpage perché ciò che stiamo vivendo è molto più di una semplice estate torrida.

Un caldo anomalo che preoccupa gli esperti
Secondo il professor Massimiliano Fazzini, “quello che stiamo vivendo è un caldo anomalo sia per temperature reali, cioè quelle che misuriamo con il termometro, sia dal punto di vista delle temperature percepite“. I valori attuali sono “dai 5 °C agli 8 °C sopra la media per questo periodo“, e il nostro corpo li percepisce come se fossero “40-42°C“.
Questo livello di calore può provocare una “forte sofferenza o media sofferenza“. In queste condizioni, “non si può lavorare all’aperto per più di 30 minuti consecutivi nelle ore più calde“, mentre per anziani e persone fragili “è sconsigliata la vita all’aperto nelle ore centrali della giornata“.
Il problema si aggrava durante la notte, quando “le temperature minime non scendono mai sotto i 20 °C“, dando luogo a “notti tropicali” che impediscono un sonno ristoratore e favoriscono uno stato di stress continuo. Fazzini sottolinea che “le condizioni biochimiche sono critiche” e ricorda che siamo ancora a fine giugno, con “ancora i due mesi per definizione più caldi dell’estate” davanti a noi.
L’impatto del cambiamento climatico sulle estati italiane
Il caldo che stiamo sperimentando è il risultato di una trasformazione della circolazione atmosferica. “Una volta in estate l’Italia era dominata dall’anticiclone delle Azzorre“, che portava un caldo più moderato. Oggi invece, “l’anticiclone oceanico è stato sostituito dall’anticiclone africano“, che trasporta masse d’aria caldissima dal Nord Africa.
Questa aria, attraversando il Mediterraneo, si arricchisce di umidità, trasformando il caldo secco in un caldo umido e ancora più difficile da sopportare. L’evoluzione è evidente: “le temperature estive medie sull’Italia sono aumentate di più di due gradi” negli ultimi 50 anni.
Per quest’estate, Fazzini prevede che “a luglio e agosto dovremmo raggiungere temperature superiori di altri due gradi“. Ma anche se le emissioni si fermassero oggi, “per altre otto, nove anni la Terra continuerebbe a scaldarsi“, a causa del calore accumulato negli oceani. Ecco perché, secondo Fazzini, “ognuno nel suo piccolo deve fare qualcosa per ridurre il riscaldamento terrestre“.