Non è oro né platino ma il metallo più prezioso del XXI secolo è il rame: ecco la motivazione e come viene usato.
L’attenzione mondiale si sta sempre più concentrando sul rame, un metallo che sta emergendo come risorsa cruciale per il futuro tecnologico e sostenibile del pianeta.
Negli ultimi anni, complice la rivoluzione tecnologica e il trend green, la domanda di rame sta conoscendo un’impennata senza precedenti. Tanto da essere considerato il vero “oro rosso” del XXI secolo.
Perché il rame è “l’oro rosso” del XXI secolo?
Il rame, come riportato da Dagospia, gioca un ruolo fondamentale nell’infrastruttura delle tecnologie emergenti.
Con l’espansione dell’intelligenza artificiale (AI) e dei veicoli elettrici, la necessità di questo metallo è destinata a crescere esponenzialmente.
L’International Energy Agency (IEA) prevede un aumento annuale del 15% delle infrastrutture di data center alimentate da AI. Ciò richiederà enormi quantità di rame per la produzione di cavi, circuiti e sistemi di raffreddamento.
La crescente richiesta di chip al silicio e semiconduttori, essenziali per i processori utilizzati in molteplici settori tecnologici, ha ulteriormente stimolato la domanda.
Le sfide e le opportunità per il futuro
Nonostante il potenziale di crescita, sottolinea Dagospia, la disponibilità di rame sta affrontando sfide significative.
Le principali miniere di rame nel mondo, come la gigantesca Escondida in Cile, stanno raggiungendo i loro limiti produttivi a causa del calo della qualità del minerale e dell’esaurimento delle riserve.
A ciò si aggiungono problemi logistici e climatici che stanno ostacolando la produzione in paesi chiave come il Congo e lo Zambia.
L’ONU ha recentemente lanciato un allarme, sottolineando che la produzione attuale di minerali essenziali, inclusi litio, cobalto e rame, non è sufficiente a soddisfare le esigenze per limitare il riscaldamento globale.
La domanda di litio, ad esempio, potrebbe aumentare del 1500% entro il 2050. Anche il rame è coinvolto in questa dinamica, con una previsione di domanda in crescita di milioni di tonnellate per i prossimi anni.
Per soddisfare queste esigenze, si stima che l’industria mineraria debba avviare almeno 80 nuove miniere a livello globale entro il 2030, un obiettivo ambizioso considerando i costi elevati e i tempi di sviluppo necessari.
