I pericoli del 5G? Probabilmente sono una montatura

I pericoli del 5G? Probabilmente sono una montatura

Secondo alcune recenti inchieste, i pericoli del 5G sarebbero montati ad arte per impedirne la diffusione in alcuni stati e favorire il progresso di altri.

Degli ipotetici pericoli del 5G si discute già da tempo, ma ora che la sperimentazione è partita anche in Italia e soprattutto le compagnie di telecomunicazioni hanno iniziato a pubblicizzarlo, la questione è ritornata con forza nelle discussioni.

Come accade piuttosto spesso di fronte al progresso, già da tempo esistono associazioni e comitati che intendono fermare lo sviluppo della rete cellulare di ultima generazione. Questo perché, secondo loro, il 5G è pericoloso per la salute.

La prima cosa da sapere è che non ci sono evidenze scientifiche di questi pericoli. Le poche ricerche che li confermano sono state confutate dalla comunità scientifica a più riprese. (Per chi ha familiarità con la lingua inglese, il National Cancer Institute americano ha la più completa e oggettiva raccolta di domande frequenti in merito).

Telecom Italia ha iniziato a pubblicizzare il 5G

Onde elettromagnetiche e salute: i pericoli del 5G sono inventati?

Al momento, sempre secondo la comunità scientifica, non ci sono evidenze. Uno dei temi più cari a chi difende la tesi del pericolo è che le radiazioni elettromagnetiche sono classificate dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità nel gruppo 2B. Si tratta del gruppo degli agenti che potrebbero essere causa di tumori, che sono 311. In questo stesso elenco si trovano, per esempio, anche l’estratto di Aloe Vera, e fare il vigile del fuoco di professione. Come termine di paragone, le bevande alcoliche sono inserite nel gruppo 1, quello più pericoloso.

Al di là degli aspetti scientifici, che sono materia per esperti e addetti ai lavori, alcune nuove inchieste hanno rivelato che i pericoli del 5G potrebbero essere stati inventati di sana pianta. Con lo scopo di bloccarne la diffusione negli Stati Uniti.

Uno dei titoli sensazionalistici usati da RT America per screditare il 5G

A darne notizia il celebre divulgatore e debunker Paolo Attivissimo. Nel suo Blog Il Disinformatico riportava, già a maggio, un’inchiesta del New York Times. Il tutto è tornato alla ribalta ora che l’attenzione nei confronti del 5G è aumentata. Ma i risvolti del caso fanno pensare.

Chi c’è dietro la disinformazione sul 5G?

Secondo il Times, la maggior parte delle informazioni contro il 5G provengono dal network televisivo RT America, molto vicino al governo russo. Un tempo noto come Russia Today, è considerato da molti la “voce” del governo russo in territorio americano. I diversi gruppi “anti-5G” statunitensi (e di conseguenza poi in tutto il mondo), hanno usato a più riprese queste informazioni. Nel riportarle, nessuno si è preoccupato di controllare la fonte. Insomma, quella delle onde radio dannose sarebbe una convinzione senza evidenza, montata ad arte per generare confusione.

Sempre secondo il Times, il network sceglierebbe ad arte le notizie da pubblicare contro il 5G, per creare una campagna di disinformazione e rallentare i lavori negli Stati Uniti. Lo scopo sarebbe di permettere alla Russia di recuperare il ritardo tecnologico in questo campo, soprattutto ora che i primi prodotti iniziano a essere commercializzati (a onor del vero va detto che anche in Italia la tecnologia 5G è ancora immatura)

La questione è stata presa in analisi anche dall’intelligence statunitense, che ha rivelato come in passato la stessa testata abbia promosso altre campagne di dissenso, fra cui quella contro i vaccini e quella contro gli OGM. Sempre con l’intento di destabilizzare i lettori americani.

E, di riflesso, quelli di tutto il mondo anglofono e non solo.

Insomma, la maggior parte dei pericoli del 5G che vengono riportati quotidianamente potrebbe essere semplicemente il frutto di una guerra commerciale in atto, a colpi di informazione e disinformazione.

Fonte foto copertina: pexels.com/photo/antennas-communication-connection-frequency-579471/