Tap, perquisizioni e controlli nei cantieri e nelle sedi delle multinazionale. Tre persone iscritte nel registro degli indagati.
La questione sulla costruzioni delle grandi opere che ha diviso Lega e Movimento Cinque Stelle nelle scorse settimane si arricchisce di un giallo legato alla costruzione della Tap. Le forze dell’ordine hanno perquisito alcune sedi della Tap procedendo con indagini e sequestri. Tre persone risultano iscritte nel registro degli indagati.
Tap, controlli e perquisizioni da parte delle Forze dell’Ordine: tre persone nel registro degli indagati
I controlli sono avvenuti a Lecce, Milano, Roma e Padova. Tra le persone iscritte nel registro degli indagati compare anche il country manager Michele Elia. Le indagini riguardano la società che si sta occupando dei lavori di costruzione del gasdotto in Salento (Trans Adriatic Pipeline).
Gli inquirenti si sono recati nei cantieri in questione per procedere con le analisi ambientali. Nelle sedi della società sono scattati i controlli sulla documentazione prodotta a partire dal 2017.
Le perquisizioni hanno interessato anche la Sgs Italia Spa, il laboratorio di analisi che ha svolto le indagini ambientali per conto della multinazionale.
La denuncia del sindaco No Tap di Maledugno
Le indagini sono partite dalla segnalazione del sindaco di Maledugno il quale aveva vietato di prelevare l’acqua dai pozzi alla luce dei valori alterati e fuori dalla norma per quanto riguarda la presenza di nichel, cromo esavalente, arsenico e manganese.
Le indagini delle forze dell’ordine dimostreranno se l’inquinamento dell’acqua registrato è riconducibile o meno ai lavori nella zona. In caso di responso positivo, l’accusa sarebbe quella di scarico abusivo contenente elementi inquinanti. Inoltre si indaga per le ipotesi di reato di truffa e violazioni urbanistiche.