Allarme pertosse in Italia. Sono aumentati i casi e anche i decessi nei bambini, soprattutto in tre regioni d’italia. L’avviso degli esperti.
Numeri allarmante per quanto concerne la pertosse in Italia. Come sottolineato da Adnkronos, infatti, anche il nostro Paese è soggetto all’allerta per l’epidemia di questa malattia che ha fatto registrare tre morti dall’inizio del 2024 con un aumento dell’800% dei ricoveri rispetto allo scorso anno. Particolare focus in tre regioni dello Stivale. Gli esperti hanno fatto il punto della situazione.
Allarme pertosse in Italia
Come riportato da Adnkronos a lanciare l’allarme pertosse in Italia è stata la Società italiana di pediatria, dopo l’allarme dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control). In particolare sono stati registrati dati preoccupanti in tre regioni d’Italia: Campania, Sicilia e Lazio. “La pertosse è una malattia fortemente contagiosa e pericolosa, soprattutto nei primi mesi di vita e nei neonati che hanno un maggior rischio di complicanze e di decesso”, ha spiegato la presidente della Sip, Annamaria Staiano.
“In questa fascia di età la mortalità è compresa tra l’1 e l’1,5%. Possiamo tutelare questa popolazione particolarmente vulnerabile attraverso l’immunizzazione della mamma durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, altamente sicura ed efficace nel proteggere i bambini ancora troppo piccoli per poter essere vaccinati. Invitiamo le donne in gravidanza a fare la vaccinazione contro la pertosse perché in gioco c’è la vita dei nostri piccoli. È inaccettabile che nel 2024 si possa morire a causa di malattie infettive per le quali esistono vaccini efficaci e sicuri”.
I dati sui bambini
A destare particolare attenzione in Italia sono i numeri di pertosse registrati da gennaio a maggio 2024 che sono stati 110, con oltre 15 ricoveri in terapia intensiva di piccoli lattanti e tre neonati deceduti. Tali dati sono sono stati resi noti da Alfredo Guarino, presidente della sezione Campania della Sip, e sono stati ottenuti nel corso di un progetto Pnrr, il progetto Inf-Act.
Adnkronos ha riportato le parole di Guarino, coordinatore della rete clinica Inf-Act: “Abbiamo assistito a un aumento dei ricoveri per pertosse dell’800% rispetto al 2022 e al 2023, che hanno riguardato nella maggior parte dei casi neonati e lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi di età. Il 95% delle madri di questi bambini non era vaccinata e l’80% non aveva ricevuto alcuna informazione sulla disponibilità di una vaccinazione prenatale”. Per l’esperto “i dati si riferiscono a bambini ospedalizzati in condizioni cliniche serie e sono quindi certamente da considerare casi gravi”.