Agustín Lozano, presidente della Federcalcio peruviana, è stato arrestato per presunta leadership di un’organizzazione criminale.
Il mondo del calcio peruviano è stato scosso da un evento di portata storica: l’arresto di Agustín Lozano, presidente della Federcalcio, precisamente la Federazione calcistica peruviana (FPF). Lozano è accusato di essere il leader di una organizzazione criminale denominata “Los Galacticos”.
L’operazione, portata avanti dalla giustizia peruviana, ha rivelato una rete complessa di reati che coinvolgono appropriazione indebita di fondi, corruzione, frode e riciclaggio di denaro. Gli inquirenti hanno scoperto presunti legami tra Lozano e la gestione illecita di risorse federali. Includendo anche operazioni di favoreggiamento verso club calcistici e la rivendita di biglietti per eventi cruciali, come i playoff dei Mondiali di Qatar 2022.
L’arresto di Lozano è avvenuto nella sua residenza, sotto l’occhio attento delle telecamere e in presenza delle forze dell’ordine. Con le manette ai polsi, il presidente ha rilasciato una breve dichiarazione ai giornalisti. Sottolineando la necessità di “chiarire la verità” e chiedendo tranquillità per la sua famiglia e i sostenitori. La situazione è estremamente delicata per il calcio peruviano, che rischia di subire ripercussioni negative sul piano sportivo e reputazionale.
L’organizzazione criminale “Los Galacticos” e i reati contestati
La presunta organizzazione criminale guidata da Lozano è stata denominata “Los Galacticos” dagli investigatori, che hanno già emesso mandati di cattura per dieci persone, tra cui dirigenti e funzionari della FPF. Tra i principali reati contestati vi sono la frode e il riciclaggio di denaro, perpetrati tramite l’utilizzo illecito delle risorse economiche della Federazione. Le accuse puntano anche a una gestione poco trasparente dei fondi, con favoritismi verso club calcistici, e all’illecita rivendita di biglietti di eventi sportivi di grande rilievo.
Le possibili conseguenze per il presidente della Federcalcio Agustín Lozano
Secondo il procuratore Jorge Chávez Cotrina, i soggetti coinvolti, incluso Lozano, sono stati arrestati per scongiurare rischi di fuga o di ostruzione alle indagini in corso. La posizione di Lozano è particolarmente grave: se le accuse saranno confermate, rischia una pena fino a 20 anni di reclusione. Questo rappresenterebbe un duro colpo per il presidente e per il sistema calcistico peruviano, già messo a dura prova dallo scandalo. La vicenda è destinata a far discutere e a lasciare un segno profondo nel panorama sportivo e legale del Paese.