Perù: violente proteste dopo il golpe

Perù: violente proteste dopo il golpe

Il tentato golpe della scorsa settimana sta sconvolgendo il Perù: morti due sostenitori di Castillo durante le proteste.

In Perù è in atto una vera rivoluzione contro il nuovo governo dopo che l’ex presidente Pedro Castillo è stato rimosso dopo aver tentato il golpe sciogliendo il parlamento prima del voto della Camera relativo al suo impeachment. I sostenitori del presidente di sinistra stanno protestando per le strade di Lima e di tutto il Perù per chiedere il rilascio di Castillo.

Le proteste non si fermano soprattutto al nord e nelle città andine. I manifestanti protestano contro il nuovo governo di Dina Boluarte, vicepresidente di Castillo e ex procuratrice che ha preso l’incarico subito dopo la sostituzione del presidente che aveva tentato il golpe. La neo presidente ha già presentato la sua squadra con un profilo politico più indipendente e che comprende otto donne in più ha nominato primo ministro l’ex procuratore Angulo. Nel frattempo le proteste invocano uno sciopero nazionale in cui chiedono nuove elezioni e il rilascio del presidente oltre che le dimissioni della neo presidente.

Manifestazione

La presidente annuncia le elezioni anticipate

Gli scontri sono duri e violenti tanto che due persone sono rimaste uccise e altre cinque sono ferite. Secondo le autorità i manifestanti hanno tentato di assaltare l’aeroporto della città contrastata dalla polizia antisommossa. Ma i manifestanti hanno sparato fionde e lanciato pietre, mentre la polizia ha risposto con gas lacrimogeni, come mostrano le immagini trasmesse dalla tv locale.

In risposta a queste violente proteste la presidente ha annunciato che presenterà un disegno di legge concorde per tutte le forze politiche che anticiperà le elezioni ad aprile 2024, ovvero due anni di anticipo per evitare ulteriori disordini sociali che stanno devastando il paese da giorni.