Perugia, terribile aggressione razzista: “Sei ucraina”? E la ricoprono di acido

Perugia, terribile aggressione razzista: “Sei ucraina”? E la ricoprono di acido

Una donna sarebbe stata accerchiata da un branco di ragazzi, che l’hanno aggredita dopo averle chiesto se fosse ucraina.

Una terribile aggressione di stampo razzista. Un gesto incomprensibile, che non ha alcuna giustificazione. Dei ragazzi, a Perugia, hanno aggredito una ragazza, chiedendole se fosse ucraina o meno. La donna, ucraina, risiedeva da tempo in Italia, ben prima che Putin invadesse la sua patria. Ebbene, dopo averla importunata per chiederle la sua nazionalità, i ragazzi hanno chiesto alla donna cosa ne pensasse della guerra.

L’aggressione

La donna, di tutta risposta, avrebbe detto: “Sono ucraina, voglio la pace”. Successivamente, per fortuna, la donna si è divincolata dal branco, che l’aveva accerchiata. Purtroppo, tornata a casa, l’ucraina si è resa conto che le sue mani erano state bagnate da un liquido corrosivo, lanciatole dai ragazzi. La ragazza è stata medicata in ospedale ed ha ricevuto una prognosi di 15 giorni. Nel mentre, ha denunciato alla polizia quanto accaduto. Le telecamere di sorveglianza potrebbero fornire degli elementi utili, che possano portare ad identificare i responsabili del terribile gesto.

Profughi della guerra in Ucraina

È una delle prime aggressioni su base razzista che vediamo in seguito al conflitto ucraino. Come si fa a prendere di mira una persona di un paese attualmente in guerra, lanciandole addosso dell’acido? È un gesto davvero deprecabile, senza alcun motivo e senza alcuna giustificazione. Non si può dare una spiegazione all’orribile atto commesso dai ragazzi perugini, e si può soltanto sperare che la giustizia faccia il suo corso.

Dall’entrata in Ucraina delle truppe di Putin, il popolo ucraino ha dovuto farsi forza e decidere se rimanere in patria a combattere l’invasore o mettersi in salvo, scappando dalle proprie case per poter avere un futuro migliore. Una scelta terribile che non avrebbero mai voluto compiere, eppure la scelleratezza di Putin li ha costretti a fare ciò. L’augurio è che aggressioni razziste di questo tipo non si ripetano e che gli ucraini possano trovare ospitalità in Europa, senza dover combattere anche col pregiudizio delle persone.