Peste suina in Italia: boom di focolai, a rischio tutti i salumi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Peste suina in Italia: boom di focolai, a rischio tutti i salumi

Allevamenti maiali

L’epidemia di peste suina africana sta colpendo duramente l’Italia, con 24 focolai in tre regioni. Il settore dei salumi è a rischio.

L’Italia è in stato di massima allerta a causa dell’incremento dei focolai di peste suina africana. Attualmente, sono stati identificati 24 focolai in tre regioni chiave: 18 in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Questa diffusione del virus sta creando forti preoccupazioni tra gli allevatori e i produttori, che vedono la propria attività minacciata da una potenziale crisi sanitaria ed economica.

corridoio di un ospedale
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Allarme peste suina in Italia: situazione attuale

Le autorità italiane stanno monitorando attentamente la situazione, applicando misure restrittive nelle aree colpite per contenere l’epidemia. Al momento, non sono previste nuove ordinanze, in attesa di valutare l’efficacia delle azioni già in atto. Tuttavia, la preoccupazione è alta: se il virus non sarà controllato, potrebbe espandersi ulteriormente, mettendo a rischio non solo gli allevamenti, ma l’intera filiera produttiva dei salumi, un pilastro dell’economia nazionale.

Rischi economici per il comparto dei salumi

L’impatto economico della peste suina africana potrebbe essere devastante per il settore dei salumi in Italia. Le regioni coinvolte sono tra le più importanti per la produzione suinicola, e un’eventuale estensione dell’epidemia potrebbe compromettere gravemente la capacità di esportazione dei prodotti italiani. Con conseguenze disastrose per l’intera filiera.

L’export rappresenta una parte significativa del fatturato per molte aziende del settore, e il blocco delle esportazioni a causa della peste suina porterebbe a una drastica riduzione dei ricavi. Le aziende potrebbero trovarsi a fronteggiare un crollo dei prezzi dei prodotti. Simile a quanto accaduto in altre crisi recenti, con effetti a catena su tutta l’economia locale.

Il rischio è che, se l’epidemia non verrà arginata, il danno non si limiterà ai soli allevatori, ma colpirà anche i salumifici e i prosciuttifici, mettendo in crisi uno dei comparti più rappresentativi del Made in Italy. Le autorità devono quindi agire con tempestività per evitare che la situazione degeneri, proteggendo così uno dei settori più importanti del paese.

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ultimo aggiornamento: 3 Settembre 2024 10:12

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