Petizione contro l’adunata degli Alpini raggiunge 11mila firme

Petizione contro l’adunata degli Alpini raggiunge 11mila firme

Una petizione dell’associazione “Non una di meno” ha raggiunto 11mila firme. La richiesta? Due anni di stop all’adunata degli Alpini.

Le molestie sessuali documentate durante il raduno degli Alpini, avvenuto negli scorsi giorni a Rimini, hanno fatto il giro del web, causando indignazione e sgomento. Associazioni femministe come “Non una di meno” si sono fatte portatrici di proteste tramite post sui social media nei quali portavano testimonianze dirette delle molestie e degli atti di catcalling, ma non finisce qui. Micol Schiavon, parte dell’organizzazione che ha diffuso l’allarme in merito alle violenze, ha lanciato una petizione per chiedere uno stop biennale alle adunate degli Alpini. Il successo della petizione è stato immediato, con 11mila firme raccolte in brevissimo tempo.

La richiesta: sospendere le adunate degli Alpini

“Vogliamo la sospensione delle adunate annuali degli alpini per 2 anni”. Questo è l’incipit della petizione di Micol Schiavon, lanciata su Change.org. Il motivo della richiesta è presto detto: si chiede la sospensione “a causa delle molestie verificatesi nelle città ospitanti”.

Nel dettaglio, la petizione riporta quanto segue. “Ogni anno la seconda settimana di maggio si tiene l’adunata degli Alpini in una città prescelta dal Consiglio Nazionale degli Alpini. L’ultima adunata (2022) si è tenuta a Rimini e nel giro di poche ore sono state esposte più di 150 denunce da parte di donne e minoranze alle attiviste di NonUnaDiMeno, le quali hanno raccolto testimonianze sconcertanti riguardo al comportamento irrispettoso, sessista e violento degli Alpini, i quali non si sono limitati alle molestie verbali ma sono arrivati a molestare fisicamente anche delle ragazze minorenni”.

Violenza donna ragazza

I precedenti

Ma non è la prima occasione nella quale si verificano questi fatti. Come scritto nella petizione, ogni anno emergono episodi di questo genere eppure continuiamo ad accettare che questo evento abbia luogo, rendendo ancora più insicure le strade delle città italiane per le donne e per le minoranze”. La richiesta è dunque la seguente: “sospendere per 2 anni le adunate degli Alpini in modo tale da dare un chiaro segnale che in quanto cittadini non siamo più disposti ad accettare un comportamento simile, svilente per le donne e per tutte le minoranze”.

L’augurio

La petizione di Micol Schiavon si conclude con la richiesta di provvedimenti nei confronti dei soggetti colpevoli di aver perpetrato le violenze. Vogliamo che tutti si sentano liberi di occupare le città senza sentirsi minacciati e in pericolo. È necessario che il Consiglio degli Alpini prenda dei seri provvedimenti, soprattutto in materia di rieducazione riguardo ai diritti umani: le scuse non sono più sufficienti”. Sebbene alcuni membri degli Alpini neghino l’evidenza, ci si augura che questa petizione arrivi al Governo, smuovendo le coscienze e facendola pagare a coloro che hanno commesso tali violenze.