Vaccino Pfizer, la seconda dose a 42 giorni è sicura?

Vaccino Pfizer, la seconda dose a 42 giorni è sicura?

La somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer a distanza di 42 giorni dalla prima è sicura? Cosa dice il foglietto illustrativo.

Tiene banco la discussione sulla somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer a 42 giorni di distanza dalla prima, una scelta non consigliata dalla stessa Pfizer che suggerisce di attenersi alle indicazioni riportate nel foglietto illustrativo, e quindi di procedere con la doppia somministrazione a 21 giorni di distanza.

La posizione di Pfizer sulla somministrazione della seconda dose

Dopo che il Cts aveva suggerito di posticipare la somministrazione della seconda dose a sei settimane di distanza dalla prima, Pfizer aveva consigliato di attenersi alle indicazioni emerse in base agli studi scientifici, quindi di continuare a somministrare la seconda dose a 21 giorni di distanza dalla prima.

La posizione di Pfizer ha alimentato le discussioni prima del parere dell’Ema, che ha supportato la tesi del Cts riferendo che la somministrazione della seconda dose a sei settimane non ha effetti negativi sull’efficacia del vaccino.

Pfizer ha sottolineato che la società non può discostarsi dalle indicazioni delle autorità sanitarie ma ha evidenziato con la Dottoressa Valentina Marino che le stesse autorità sanitarie possono raccomandare dosaggi alternativi per motivi di sanità pubblica. Tradotto, il consiglio resta quello di procedere con la somministrazione della seconda dose a 21 giorni di distanza, ma nel caso in cui fosse necessario le autorità sanitarie possono rivedere le tempistiche della doppia somministrazione.

Fonte foto: https://www.facebook.com/Pfizer/

La strategia della prima dose

E in questo momento della campagna di vaccinazione in effetti per molti Paesi è necessario o quantomeno molto utile ritardare la somministrazione della seconda dose del vaccino per somministrare la prima dose ad un numero maggiore di persone. Si tratta della stessa strategia adottata dalla Gran Bretagna che però ha incentrato la sua campagna di vaccinazione con AstraZeneca, un prodotto molto diverso da Pfizer e costruito intorno ad una tecnologia diversa da quella dell’RNA messaggero.

Pfizer, la seconda dose a 42 giorni è sicura?

Nel foglietto illustrativo del vaccino in effetti è specificato che in alcuni casi si è proceduto con la somministrazione della seconda dose anche a sei settimane di distanza dalla prima. Anche in questo caso il vaccino è risultato efficace contro il Covid e sicuro. Il problema è legato al fatto che in fase di test solo una percentuale bassissima del campione ha ricevuto la seconda dose a sei settimane, quindi i dati sono considerati meno attendibili rispetto a quelli ottenuti con la somministrazione della seconda dose a 21 giorni. Il dato di fatto è che, nonostante le incognite, le evidenze scientifiche non mostrano controindicazioni circa la somministrazione della seconda dose a sei settimane.