Il piano del Governo sulla terza dose di vaccino. Si dovrebbe iniziare da fine settembre con gli immunodepressi.
ROMA – Il piano del Governo sulla terza dose di vaccino è pronto. Secondo quanto riferito dall’Ansa, il ministro Speranza ha chiesto un parere a Cts e Aifa e già nelle prossime ore l’agenzia italiana del farmaco dovrebbe dare il via libera a questa somministrazione.
Il premier Draghi su questa misura non sembra essere intenzionato a tornare indietro nonostante le continue frenate da parte dell’Oms e nonostante le resistenze della Lega, tanto per guardare in casa nostra. Il piano è ormai pronto e dovrebbe essere messo in atto già nelle prossime settimane. Per avere ulteriori dettagli si aspetta solamente il via libera da parte degli esperti, che dovrebbe arrivare addirittura entro la fine della settimana.
Il piano del Governo
Le idee sono chiare. L’Italia dovrebbe iniziare con le persone immunodepresse da fine settembre, mentre entro fine anno toccherà agli anziani over 80. A concludere questa prima fase saranno gli operatori sanitari tra gennaio e febbraio. Ma c’è il problema del Green Pass in scadenza. I primi vaccinati rischiano di trovarsi con la certificazione verde scaduta. Si potrebbe quindi decidere di anticipare i tempi o di concedere una deroga.
Se i dati dovessero dimostrare una riduzione dell’efficacia del vaccino, dopo gli operatori sanitari si riprenderebbe con la vaccinazione di massa. Tutti potremmo essere chiamati per la somministrazione della terza dose, probabilmente sempre seguendo un criterio anagrafico.
Obbligo vaccinale
L’altro tema sul tavolo del Governo è quello dell’obbligo vaccinale. In questo caso, il ministro Speranza ha ribadito che è in corso una valutazione e le prossime settimane saranno decisive. Nessuna decisione, se non ci sarà una accelerata improvvisa, sarà presa prima di ottobre.
Il premier Draghi potrebbe presto convocare una cabina di regia per iniziare a ragionare su questo provvedimento e cercare di ridurre le distanze presenti nella maggioranza. La Lega ha ribadito il proprio no alla misura e per questo motivo si dovrà arrivare ad un compromesso.