Papa Francesco continua le sue cure al Gemelli: ecco il “piano” per il ritorno (non imminente) a Santa Marta.
Papa Francesco continua il suo percorso di guarigione presso il Policlinico Gemelli, le ultime notizie diffuse dai medici sono rassicuranti. Le dimissioni non sono imminenti, come scritto da Il Messaggero, si parla di ancora qualche settimana ma in ogni caso già si pensa al ritorno a Santa Marta. Ecco il “piano“.
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La sfida di Papa Francesco e la gestione della Curia
Nonostante l’assenza fisica di Papa Francesco, come riportato da Il Messaggero, la vita in Vaticano prosegue senza interruzioni. Le attività amministrative e curiali continuano regolarmente, così come i preparativi per il Giubileo.
Domani – in occasione della festa dedicata ai diaconi – sarà monsignor Rino Fisichella a presiedere la celebrazione in Basilica. Anche l’Angelus sarà diffuso attraverso i canali ufficiali, seguendo la scelta del Papa di non apparire pubblicamente, limitandosi a preparare il testo che sarà letto per i fedeli.
Il “piano” per il ritorno a Santa Marta
Intanto a Santa Marta si inizia a “pianificare” il rientro del Papa, aggiunge Il Messaggero, con particolare attenzione alla necessità di adattare l’ambiente in modo da renderlo più sicuro. Attualmente, il Pontefice occupa stabilmente l’intero primo piano della struttura. Principalmente per motivi di sicurezza, anche se utilizza solo alcune stanze.
Al momento del ritorno, però, sarà fondamentale rendere questi spazi il più possibile asettici, almeno nella fase iniziale dopo la degenza ospedaliera. È difficile immaginare, secondo Il Messaggero, che il Pontefice possa rinunciare agli incontri pubblici o alle visite degli amici, e proprio per questo la struttura dovrà essere attrezzata in modo da garantire maggiore vigilanza.
Si prevede l’introduzione di filtri per l’accesso e, probabilmente, l’uso di mascherine protettive. Tuttavia, questa misura potrebbe rivelarsi complicata, visto che già durante la pandemia di Covid-19 il Papa aveva manifestato difficoltà a indossare la mascherina, poiché gli causava fastidi respiratori.