Il piano vaccinale in Italia dopo il via libera di AstraZeneca
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Direttore: Alessandro Plateroti

Vaccino AstraZeneca a professori, detenuti e forze dell’ordine

Roberto Speranza

Cambia il piano vaccinale italiano dopo il via libera di AstraZeneca. Prevista la somministrazioni per docenti, detenuti e forze dell’ordine.

ROMA – L’Italia cambia il piano vaccinale dopo il via libera ad AstraZeneca ed è pronta ad entrare nella campagna di massa. Nell’ultima riunione Stato-Regioni si è deciso di iniziare da lunedì 8 febbraio anche con insegnanti, personale scolastico, detenuti e forze dell’ordine. A queste persone under 55 sarà somministrato l’ultimo vaccino autorizzato dall’Ema.

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Un cambio di programma che, secondo le ultime ipotesi, potrebbe portare ad avere 14 milioni di persone vaccinate entro aprile. I ministri Boccia e Speranza, inoltre, hanno chiesto ai singoli governatori di tenere fuori la crisi politica dalla campagna di vaccinazione.

AstraZeneca: “Vaccino contro varianti pronto entro l’autunno”

AstraZeneca è pronta a rispettare tutti gli accordo con l’Europa ed è al lavoro per mettere sul mercato in tempi brevi un vaccino contro le varianti registrate in questo periodo. Il professore Andrew Polland, riportato dall’Ansa, ha assicurato che le dosi saranno disponibili entro l’autunno.

Una notizia che potrebbe consentire ai governi di avere un’arma in più per contrastare il coronavirus e le sue mutazioni. Gli studi e gli approfondimenti sono in corso e il via libera potrebbe arrivare subito dopo l’estate.

Vaccino coronavirus
Vaccino coronavirus

La Svizzera non autorizza AstraZeneca

Il vaccino AstraZeneca, inoltre, non sarà somministrato in Svizzera. La decisione è stata presa dalle autorità sanitarie dopo l’analisi dei dati: “Le informazioni a disposizione non sono ancora sufficienti per procedere con un’omologazione – si precisa in una nota, riportata da La Repubblicaoccorrono ulteriori dati di nuovi studi per ottenere informazioni sulla sicurezza, sull’efficacia e sulla qualità“.

Una notizia che potrebbe portare ad una disponibilità maggiori delle dosi nei Paesi europei. Per la Svizzera bisognerà aspettare ancora qualche settimana. Berna preferisce attendere ulteriori dati prima di autorizzare il vaccino. E i ritardi potrebbero far slittare la ripartenza.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:06

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