Picchiata in pubblico e controllata: il tremendo racconto di una giovane ragazza

Picchiata in pubblico e controllata: il tremendo racconto di una giovane ragazza

Veniva picchiata in pubblico ma nessuno faceva niente. Il tremendo racconto di una ragazza sulle violenze subite dal compagno.

Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, in Italia si sono attivate diverse iniziative per proteggere le ragazze che subiscono violenza, fisica e psicologica. A Fanpage, la testimonianza di una donna che veniva picchiata, anche in pubblico, dal compagno al quale è riuscita a scappare solamente fuggendo all’estero.

Picchiata in pubblico dal ragazzo: il racconto

Attraverso le pagine di Fanpage, è arrivata una storia davvero terribile di una ragazza vittima di violenza da parte del compagno.

La giovane donna ha raccontato gli abusi subiti per diverso tempo dall’uomo al quale è riuscita a scappare solamente partendo all’estero e iniziando una nuova vita.

“Quando l’ho conosciuto avevo 17-18 anni e mi riempiva di attenzioni, sembrava una brava persona. Dopo poco più di un mese, però, aveva cominciato a controllarmi. Mi chiedeva in continuazione: ‘Perché devi uscire con le amiche? Chi sono questi amici?’, e si lamentava delle mie precedenti relazioni, insultandomi. Ma io ero davvero piccola e non capivo cosa mi stava succedendo”.

La storia raccontata da questa donna, oggi 31enne, ha dell’incredibile anche perché, per sfuggire a queste violenze, diventate sempre peggiori, è dovuta scappare all’estero.

“C’erano periodi in cui era carinissimo con me e mi ricopriva di attenzioni, tante, forse troppe”, ricorda ancora Chiara. Altre volte invece era morboso, si faceva un sacco di paranoie. Mi controllava il telefono e mi diceva di non uscire con alcune persone che a lui non piacevano. […]. Ero terrorizzata […]”.

La fuga

A seguito del peggioramento della situazione, con violenze fisiche che l’hanno costretta a finire anche in ospedale, la donna ha deciso di scappare via.

“Sono convinta che, se fossi rimasta in Italia, qualcosa mi sarebbe successo. Mi aveva picchiata, puntato un coltello alla gola e lo avrebbe potuto usare senza fatica […]”, ha raccontato ancora la giovane che ha aggiunto anche come veniva perseguitata dall’uomo, sia con pedinamenti veri e propri che con una quantità elevata di chiamate e messaggi.

Ora la giovane vive all’estero dove ha ricostruito la sua vita: “Non so quale sia la soluzione al problema, ma penso che sia importante parlarne e, ancora di più, far capire che l’amore non c’entra nulla con il possesso”.

Argomenti