Piemonte, gare truccate nelle Asl: 15 misure cautelari

Piemonte, gare truccate nelle Asl: 15 misure cautelari

La Gdf ha scoperto frode e corruzione per l’assegnazione di gare da parte delle Asl del Piemonte. In “palio”, tre milioni e mezzo.

TORINO – All’interno delle Asl piemontesi andava avanti un sistema di gare truccate, frodi nelle pubbliche forniture e corruzione. A scoprirlo la Guardia di finanza, che ha eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare, disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale del capoluogo piemontese.

Asl, truffa e corruzione in Piemonte

Le indagini hanno riguardato in particolare tre gare, per un valore complessivo di 3,5 milioni di euro, bandite da Asl To4, A.O.U. Maggiore della Carità di Novara, Asl di Asti e di Alessandria, nonché dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria. A finire sotto accusa pubblici dipendenti, commissari di gara ed agenti e rappresentanti di alcune imprese accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pages/Ospedale-Pediatrico-Salesi/

Il sistema delle gare truccate

Le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto, Enrica Gabetta, e dirette dal Pubblico Ministero Giovanni Caspani della locale Procura della Repubblica, durate quasi un anno, hanno preso il via a seguito dell’accertamento di un ammanco, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Città della Salute e della Scienza di Torino”, per un valore di circa trecento mila euro, di un costoso prodotto farmaceutico, denominato “Bon Alive” (sostituto osseo) causato dalla condotta truffaldina di un’incaricata di un’impresa torinese che si avvaleva della “collaborazione” di un pubblico dipendente infedele il quale falsificava documentazione amministrativa in cambio di generose tangenti.

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