Pier Silvio Berlusconi, tra crescita aziendale in Mfe e speculazioni politiche: la strategia di successo nell’editoria.
Nel recente dialogo con il Corriere della Sera, Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe, ha condiviso prospettive rivelatrici sull’attuale panorama mediatico e sul futuro della sua azienda, districandosi tra il tumulto del mercato e le ipotesi di un suo possibile ingresso in politica.
Innovazione e crescita in un mercato competitivo
Berlusconi ha evidenziato come, nonostante un contesto competitivo “tostissimo“, Mfe continui a ottenere risultati positivi grazie a una strategia che bilancia esperienza e investimenti mirati. “La televisione generalista, se curata e aggiornata, rimane un forte punto di riferimento“, afferma, sottolineando la capacità di adattamento e innovazione dell’azienda in un settore in rapida evoluzione.
Mfe, contrariamente a giganti come Amazon e Netflix, affronta la super competizione non con tagli, ma con un audace piano di assunzioni che prevede l’inserimento di mille nuovi talenti nei prossimi tre anni, con particolare attenzione ai giovani e alle donne. Questa scelta rispecchia un investimento sul futuro e sulla crescita sostenibile, puntando su sviluppo e formazione professionale.
Un occhio al futuro: formazione e leadership
L’approccio di Mfe non si limita a inserire figure già formate nel tessuto aziendale, ma punta anche alla formazione individuale, prevedendo un percorso di crescita che include la preparazione dei futuri manager. “Non assumiamo solo per le competenze attuali ma investiamo sul potenziale, formando i leader di domani“, sottolinea Berlusconi, dimostrando una visione a lungo termine sia per l’azienda che per il mercato del lavoro.
La performance economica di Mfe è in linea con questa visione ottimistica: il 2023 si chiude con utili in crescita e le previsioni per il primo trimestre del 2024 indicano un aumento significativo nella raccolta pubblicitaria in Italia e Spagna. Un segnale che, nonostante le sfide, il percorso intrapreso porta a risultati concreti.
Sul fronte politico, Berlusconi jr respinge le speculazioni riguardo un suo possibile impegno seguendo le orme del padre, Silvio Berlusconi. “La politica è una cosa seria e richiede una dedizione totale“, dichiara, riconoscendo l’importanza del contributo di Forza Italia al dibattito politico italiano ma ribadendo il suo impegno nel settore editoriale. “Il mio ruolo è quello di editore con un progetto europeo da portare avanti”, conclude, chiudendo per ora le porte a un suo diretto coinvolgimento in politica.