Pier Silvio Berlusconi, la vicenda legale con un marinaio
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“500 mila euro”: clamorosa richiesta ai danni di Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi

Nuove possibili grande per Pier Silvio Berlusconi: arriva una richiesta importante per via di una vicenda legale che dura da anni.

Continua una particolare battaglia legale iniziata ormai dal lontano 2020 per Pier Silvio Berlusconi. Il figlio del compianto ex Cavaliere, infatti, si trova a dover far fronte a delle accuse (retribuzioni non versate e contratti non adeguati) arrivate da parte di un marinaio, per la precisione, da parte di un marittimo viareggino, che ha lavorato per anni sugli yacht privati e nella residenza del castello di Paraggi in provincia di Genova dell’AD di Mediaset.

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Pier Silvio Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi, battaglia legale con un marinaio

Secondo quanto riportato da La Nazione, citata anche da Il Fatto Quotidiano, sta andando avanti la battaglia legale tra un marittimo viareggino e Pier Silvio Berlusconi con la vicenda che finirà in Cassazione.

L’AD di Mediaset è stato accusato dal marinaio di retribuzioni non versate e contratti non adeguati con tanto di richiesta nei confronti del figlio del Cavaliere di oltre 500mila euro.

Nello specifico, l’uomo che ha fatto causa a Pier Silvio è iscritto dal 1996 nel compartimento della gente di mare della capitaneria di Viareggio, e per oltre tredici anni ha lavorato al servizio della famiglia Berlusconi, sugli yacht privati e nella residenza del castello di Paraggi in provincia di Genova.

L’uomo ha rivendicato il pagamento delle somme retributive dal 2010 “per le ore di lavoro straordinario, i notturni domenicali e festivi nonché le giornate di riposo compensativo non pagate nei periodi in cui lavorava sette giorni su sette”. A questo si aggiungono le giustificazioni di incarico “che non contemplavano le sue effettive mansioni”,

La vicenda in Cassazione

Dalle informazioni trapelate, la vicenda arriverà in Cassazione. Infatti, nei giorni scorsi, il giudice della Corte d’Appello di Genova ha annullato il contratto conciliatorio che l’amministrazione di Milano aveva fatto firmare al marinaio in una sede considerata “non adeguata”.

Di conseguenza, il giudice di secondo grado ha dichiarato nullo tale contratto che puntava a concludere in via bonaria la faccenda. “Durante l’udienza saranno chiamati a testimoniare numerosi collaboratori personali, compresa la scorta dell’amministratore di Mediaset”, ha fatto sapere l’avvocato del marinaio a La Nazione.

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ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2024 13:19

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