I rumors su Pier Silvio Berlusconi continuano: l’ad di Mediaset potrebbe aver fissato una data per una svolta decisiva nella sua vita professionale.
Si susseguono da mesi ormai i rumors relativi ad un ingresso in politica dei Berlusconi con particolare riferimento a Marina ma anche a Pier Silvio. In modo dettaglio sull’ad di Mediaset, in queste ore ha scritto Dagospia che ha sottolineato l’ipotesi che l’imprenditore, figlio del compianto ex Premier, possa aver fissato una data per entrare in gioco.
Pier Silvio Berlusconi, i rumors sulla discesa in politica
Secondo Dagospia nel suo Dagoreport, “da mesi si rincorrono i rumor sulla discesa in politica di Pier Silvio Berlusconi. Un’ipotesi, sempre smentita, che sconquasserebbe lo scenario politico e, probabilmente, l’intero centrodestra”, si legge. Il media ha quindi evidenziato come le voci sull’impegno del figlio del compianto ex Premier alla guida di Forza Italia stiano diventando sempre più forti tanto da far ipotizzare persino una data per questa “discesa”.
“[…] qualcuno suggerisce di puntare lo sguardo ad aprile 2025, prima data utile per celebrare il referendum sull’autonomia differenziata. Il retropensiero degli ‘addetti ai livori’ è che una possibile sconfitta del centrodestra alla tornata referendaria possa dare il là a una crisi di governo […]”.
La posizione di Marina Berlusconi
Dopo aver fatto un sunto sulla situazione politica e sulla crisi di governo che potrebbe arrivare, Dagospia ha fatto una sorta di analisi interna alla famiglia del compianto Cav e al loro possibile piano: “Il progetto politico di Pier Silvio, incoraggiato dalla compagna, Silvia Toffanin, e dal fidato Niccolò Querci, consigliere d’amministrazione di Mediaset, trova la ferma opposizione di Marina. La primogenita, scottata da anni di battaglie mediatiche e giudiziarie del padre, teme che il fratello finisca fagocitato dal tourbillon dell’agone politico, a maggior ragione che oggi, a differenza del passato, le aziende di famiglia non hanno bisogno di essere salvate. Il teorema Marina è: restiamo defilati e governiamo nell’ombra […]”.