Omicidio di Pierina Paganelli: la difesa di Louis Dassilva richiede un incidente probatorio per analizzare cellulari e orologi digitali.
L’unico sospettato per l’omicidio di Pierina Paganelli è Louis Dassilva, un 34enne di origine senegalese, la cui difesa ha presentato di recente una richiesta di incidente probatorio per analizzare cellulari e orologi.
L’intento, come riportato da Ilrestodelcarlino.it, è quello di ricostruire con esattezza i movimenti e le azioni dell’indagato la notte del delitto.
Pierina Paganelli: l’analisi di cellulari e orologi di Dassilva
La richiesta della difesa di Dassilva si concentra sull’esame approfondito di una serie di dispositivi tecnologici in suo possesso al momento del delitto.
Tra questi, due cellulari (un Samsung e un iPhone), quattro orologi digitali e due laptop (un Lenovo e un Acer).
Le indagini mirano a ricostruire in dettaglio le attività svolte dal sospettato attraverso foto, video, cronologie di navigazione. Tra cui chat su applicazioni come WhatsApp, Instagram e Telegram, nonché attraverso dati legati agli spostamenti.
In particolare, uno dei punti cruciali dell’indagine riguarda il periodo compreso tra le 22:07 e le 22:35 del 3 ottobre 2023, l’orario in cui si presume sia avvenuto il delitto.
La difesa spera di poter dimostrare che l’uomo non fosse sul luogo dell’omicidio in quel momento. Come? Utilizzando i dati estrapolati dagli applicativi di “salute” e monitoraggio presenti sui dispositivi.
Questi potrebbero fornire informazioni precise come il numero di passi compiuti, la frequenza cardiaca e la velocità degli spostamenti, dati potenzialmente decisivi per ricostruire una cronologia degli eventi.
L’estensione anche all’incidente di Giuliano Saponi
Oltre agli eventi del 3 ottobre, la Procura ha richiesto che le analisi sui dispositivi coprano un periodo più ampio, che va dal 1º maggio al 4 ottobre 2023.
L’interesse della Procura non si limita quindi al solo omicidio di Pierina Paganelli, ma si estende anche al misterioso incidente stradale avvenuto il 7 maggio dello stesso anno.
In questo incidente fu coinvolto Giuliano Saponi, figlio della vittima e marito di Manuela Bianchi. Saponi, infatti, rimase in coma in seguito a quell’episodio, le cui circostanze non sono mai state completamente chiarite.
Secondo la Procura, sarebbe fondamentale verificare se Dassilva fosse effettivamente coinvolto anche in quel tragico incidente.