Omicidio Pierina Paganelli, slitta l’incidente probatorio sul video chiave che potrebbe incastrare Louis Dassilva. Ecco svelato il motivo.
Slitta ancora l’incidente probatorio sul video che accusa Louis Dassilva dell’omicidio di Pierina Paganelli. Il motivo? Cause burocratiche che hanno nuovamente fermato l’iter, generando dubbi sull’autorevolezza di questa ricostruzione. La domanda che sorge spontanea è: “Sarà possibile ricreare le stesse condizioni del giorno dell’omicidio?“.
Pierina Paganelli: come ricreare le condizioni per l’incidente probatorio
L’elemento chiave dell’accusa, come riportato da Mowmag, è un filmato ripreso dalla telecamera di sorveglianza di una farmacia. Il video immortala una figura maschile nella zona dove si trova il garage del delitto.
Per confermare se l’uomo ripreso sia effettivamente Louis Dassilva o un’altra persona, come il vicino di casa Emanuele Neri, è previsto un esperimento giudiziario. Entrambi dovranno passare sotto la stessa telecamera per confrontare fisicità, movimenti e altre caratteristiche visibili nel video.
L’esperimento, però, richiede condizioni ambientali identiche a quelle della sera del 3 ottobre 2023, inclusi il meteo e la luminosità. Questo aspetto ha portato al rinvio della prova, che inizialmente prevista per gennaio, è stata rimandata a febbraio per motivi burocratici.
Una decisione che solleva perplessità: febbraio presenta caratteristiche climatiche e luminose diverse rispetto a ottobre, il che potrebbe compromettere la validità dei risultati.
I dubbi su Loris Bianchi
Intanto, emergono nuovi dettagli grazie alle dichiarazioni dei figli di Pierina Paganelli, raccolte dagli inquirenti e riportate dal settimanale “Giallo”. L’attenzione si sposta anche su Loris Bianchi, fratello di Manuela, la nuora della vittima, che aveva una relazione con Dassilva.
Secondo quanto dichiarato da Giacomo Saponi, figlio della vittima: “Loris non era amato da mio fratello Giuliano e Manuela lo invitava a casa solo quando lui non c’era. Lo ritenevano instabile e pericoloso. Fissava il vuoto, era in terapia psichiatrica, soffriva di attacchi di ansia, sbalzi di umore, e pensava di avere dentro di sé una componente violenta da dovere tenere a bada“.