Fassino, furto profumo: caso chiuso, ecco come si è “salvato”

Fassino, furto profumo: caso chiuso, ecco come si è “salvato”

Il caso del furto del profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino ad opera di Piero Fassino è chiuso. Arrivata la decisione del Gip.

Si è chiusa dopo diversi mesi la vicenda che ha coinvolto Piero Fassino relativamente al caso del furto del profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Da quanto si apprende, il gip di Civitavecchia ha deciso di accettare l’istanza della difesa dell’ex sindaco di Torino, evitandogli il processo. Ecco come si è “salvato” il politico.

Piero Fassino

Piero Fassino e il furto del profumo: reato estinto

Secondo quanto riportato dai principali organi di stampa, dopo quanto accaduto al duty free dell’aeroporto di Fiumicino con Piero Fassino e il caso del furto del profumo, il gip di Civitavecchia ha deciso di accettare l’istanza della difesa dell’ex sindaco di Torino, evitandogli il processo.

In questo senso, la decisione presa è stata motivata da una “condotta riparatoria” dell’uomo ma anche in virtù della particolare “tenuità del fatto” commesso.

Di fatto, il reato è stato estinto e Fassino si è “salvato” – come riportato da SkyTg24 – con il pagamento di 500 euro, modalità con cui è riuscito a far archiviare definitivamente la vicenda del profumo Chanel, sottratto dall’onorevole al duty free di Fiumicino lo scorso aprile.

Il commento prima della fine del caso

Solamente poche settimane fa, a La Stampa, Fassino aveva fatto alcune affermazioni proprio sulla vicenda: “Quell’episodio è stato frutto di una distrazione di cui sono stato il primo a rammaricarmi”. A sostegno della sua buona fede, il politico aveva anche aggiunto: ” Compio in questi mesi 60 anni di vita politica e chiunque mi abbia conosciuto può testimoniare la correttezza e onestà a cui ho sempre ispirato i miei comportamenti”.

Staremo a vedere se la vicenda sarà stata chiusa in maniera definitiva o se ci saranno ulteriori informazioni e novità a riguardo.