Svolta nel caso dell’aggressione a Piero Longo, ex avvocato di Silvio Berlusconi: il legale accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia dell’ex compagna.
L’ex senatore di Forza Italia ed ex avvocato di Silvio Berlusconi Piero Longo sarebbe indagato per violenza sessuale sulla figlia della sua ex compagna. La notizia, rilanciata dal Corriere della Sera, ha fatto in pochi minuti il giro della rete.
L’aggressione ai danni del legale
La vicenda inizia nel momento in cui Longo arriva in Pronto Soccorso e lascia l’ospedale con una prognosi di venti giorni per le ferite riportate nel corso di una colluttazione avvenuta nei pressi della sua abitazione. Stando alle ricostruzioni della serata, Longo esce di casa con la pistola in mano, viene raggiunto e disarmato da un gruppo di persone, poi arrivano le volanti della Polizia. E iniziano le indagini.
Piero Longo, ex avvocato di Berlusconi accusato di violenza sessuale
Al termine del lavoro degli inquirenti, durato un mese circa, emerge la notizia che dilaga sulla rete: Piero Longo indagato per violenza sessuale nei confronti della figlia dell’ex compagna, che all’epoca dei fatti avrebbe avuto sedici anni circa.
La ricostruzione della vicenda e le indagini degli inquirenti
Torniamo così alla sera dell’aggressione e alle ricostruzioni della vicenda. La vittima della presunta violenza avrebbe si sarebbe recata sotto casa di Longo accompagnata da due o tre persone, quelle che avrebbero aggredito il legale. L’aggressione sarebbe nata quindi dalla confessione della donna, che avrebbe rivelato di essere stata vittima di una violenza quando era sedicenne.
Piero Longo respinge le accuse
L’avvocato, ascoltato dal pm di Padova, ha respinto l’accusa di violenza sessuale. “L’avvocato Longo ha spiegato l’assoluta inconsistenza e infondatezza di ogni ipotetico illecito. Si tratta in realtà di un atto dovuto legato a dichiarazioni ”de relato’ rilasciate dai suoi aggressori“, ha dichiarato Ghedini, legale di Longo, come riferito da il Corriere della Sera.