Ti sei svegliato senza stipendio: tutta la verità sul pignoramento e quando può accadere
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ti sei svegliato senza stipendio: tutta la verità sul pignoramento e quando può accadere

persona sopraffatta dalla burocrazia documenti

Il pignoramento dello stipendio può azzerare il tuo conto. Ecco cosa devi sapere prima che sia troppo tardi.

Immagina di svegliarti una mattina e scoprire che il tuo stipendio è stato dimezzato o peggio, sparito del tutto: potrebbe trattarsi di un pignoramento. Quando un lavoratore non riesce a pagare somme dovute, i creditori possono bussare alla porta e chiedere il conto.

Il processo non è immediato ma se il lavoratore non si mette in regola, scatta la trattenuta forzata. E ora una domanda: hai mai provato a calcolare quanti anni di stipendio servirebbero per comprare una casa in Italia?. Potresti rimanere sorpreso o iniziare a preoccuparsi di eventuali pignoramenti.

Un portafoglio con soldi in euro

I motivi che possono portare al pignoramento dello stipendio

Le cause che possono determinare il pignoramento della retribuzione sono diverse, come riportato da Economiafinanzaonline.it, ma in genere derivano dall’insolvenza su specifiche obbligazioni finanziarie. Tra le situazioni più comuni vi sono il mancato pagamento delle rate del mutuo, assegni scoperti, cambiali non saldate o decreti ingiuntivi emessi dal tribunale a favore del creditore.

In questi casi, l’ente o la persona a cui è dovuto il pagamento può richiedere l’intervento delle autorità competenti per recuperare il denaro. Andando ad attingere direttamente alla principale fonte di reddito del debitore: lo stipendio.

Il procedimento può coinvolgere il datore di lavoro. Quest’ultimo riceve una notifica ufficiale e viene obbligato a trattenere una parte dello stipendio del dipendente per destinarlo al creditore. A seconda dell’entità del debito e delle disposizioni legali, la somma trattenuta può variare. Arrivando in alcune circostanze a compromettere seriamente la capacità del lavoratore di far fronte alle proprie spese quotidiane.

Come accade il pignoramento

Come detto, quando un debito non viene saldato, lo stipendio può diventare il bersaglio di un pignoramento. In questi casi, la legge consente ai creditori di avviare un’azione esecutiva per recuperare le somme dovute, intervenendo direttamente sulla retribuzione del debitore.

Uno dei metodi più comuni è il pignoramento presso terzi, che coinvolge soggetti esterni come il datore di lavoro o la banca presso cui viene accreditato lo stipendio. Se un lavoratore accumula debiti e non riesce a pagarli, l’Agenzia delle Entrate o altri enti creditori possono chiedere il prelievo forzato di una parte dello stipendio per rientrare delle somme dovute.

Prima che il pignoramento diventi effettivo, però, vengono seguiti alcuni passaggi obbligatori. Il debitore riceve una notifica ufficiale con l’invito a regolarizzare la propria posizione. Se entro dieci giorni dal ricevimento dell’avviso il pagamento non viene effettuato, scatta il blocco su una parte dello stipendio, che verrà destinata al saldo del debito.

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ultimo aggiornamento: 9 Febbraio 2025 10:13

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