Pil, in Italia cresce dello 0,5% nel terzo trimestre

Pil, in Italia cresce dello 0,5% nel terzo trimestre

L’economia in Italia riporta una crescita dello 0,5% grazie alla domanda interna e al boom del settore turistico.

I dati Istat relativi al periodo giugno-settembre rilevano come l’economia italiana sia cresciuta dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e del 2,6% in confronto al 2021, con una crescita acquisita per l’intero 2022 pari al 3,9%. L’inflazione sembra essersi stabilizzata, ma sarebbe solo un “miraggio che scadrà l’1 dicembre”, come dichiara il presidente dell’Unc Massimiliano Dona.

analisi dati

Crescita di consumi e servizi

Tra i motivi della crescita del Pil ci sono sicuramente i consumi e i servizi delle famiglie che registrano un aumento del 0,9%, soprattutto nel settore del turismo. Commercio, trasporto, alloggio e ristorazione, contro il -0,6% dell’industria e il -2% delle costruzioni. Crescono dell’1,8% i consumi, oltre il doppio degli investimenti fissi lordi. Il contributo netto della domanda estera netta è negativo per 1,3 punti percentuali.

Il fatturato dei servizi cresce del 2,2% rispetto all’altro trimestre, registrando un aumento tendenziale del 12,4%. Anche il settore del magazzinaggio e l’attività di supporto ai trasporti segnano un aumento del 41,3%, e il commercio all’ingrosso con un +24,1%. Sotto il livello prepandemico abbiamo il trasporto aereo (-13,8%) e gli autoveicoli (-7,0%).

Inflazione stabile

Il livello dell’inflazione al momento resta stabile, grazie al calo degli energetici non regolamentati, pari a +8,1% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo. Secondo l’Istat, a novembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua.

I beni alimentari, della casa e della persona invece accellerano la corsa, registrando un aumento nel carrello della spesa che passa da +12,6% a +12,8%. Rallentano invece i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,9% a +8,8%).

“Il fatto che l’inflazione tendenziale non salga ulteriormente non deve trarre in inganno. Resta un’illusione ottica, un miraggio destinato a sparire il 1° dicembre: grazie al Governo Meloni, scatterà il rialzo di 10 centesimi delle accise su benzina e gasolio, 12,2 considerando l’Iva”, spiega il presidente dell’Unc Massimiliano Dona, che precisa anche l’arrivo di “una gelata dei consumi” per Natale.