Oltre 100 missili lanciati dal Libano verso Israele. Colpita una scuola a Gaza, strage di bambini. Al Jazeera chiusa per 45 giorni.
Negli ultimi giorni, la situazione in Medio Oriente è precipitata, con un’escalation di violenza tra Israele e Hezbollah. L’esercito israeliano ha confermato che nelle ultime 24 ore i caccia hanno colpito circa 290 obiettivi nel Libano meridionale, inclusi lanciatori di missili e siti militari di Hezbollah. Più di 100 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele, causando danni significativi e innescando incendi in diverse aree.
Secondo l’esercito israeliano, circa 85 razzi sono stati identificati in arrivo dal Libano a partire dalle prime ore del mattino, mentre altri 20 razzi sono stati lanciati poco prima dell’alba. Hezbollah ha rivendicato l’attacco, dichiarando di aver colpito complessi industriali militari israeliani in risposta a precedenti esplosioni che avrebbero causato decine di morti e migliaia di feriti. La situazione si è ulteriormente aggravata con la notizia della chiusura temporanea della sede di Al Jazeera a Ramallah, ordinata dalle autorità israeliane.
L’escalation dei missili e le conseguenze a Gaza
Tra gli attacchi più devastanti c’è stato quello che ha colpito una scuola a Gaza, provocando una strage di bambini. Questo evento ha suscitato indignazione internazionale e aumentato la tensione tra le fazioni. L’esercito israeliano ha risposto intensificando i raid contro obiettivi ritenuti strategici nel Libano meridionale, in un tentativo di ridurre le capacità offensive di Hezbollah.
Le autorità israeliane hanno dichiarato che i lanciatori di missili e altri obiettivi militari sono stati distrutti durante le operazioni aeree. Tuttavia, la situazione resta critica, con le sirene di allarme che continuano a risuonare nelle città del nord di Israele. Le forze di sicurezza e i vigili del fuoco sono in prima linea per gestire gli incendi e le emergenze causate dai razzi in arrivo.
Israele: la chiusura di Al Jazeera e l’allarme diplomatico
Nella notte, l’esercito israeliano ha fatto irruzione negli uffici di Al Jazeera a Ramallah, notificando la chiusura per 45 giorni dell’emittente qatariota. L’Ambasciata americana in Libano ha alzato il livello di allerta, sconsigliando ai cittadini statunitensi di viaggiare nel Paese.
La chiusura di Al Jazeera segna un ulteriore deterioramento delle relazioni tra Israele e i media internazionali, sollevando interrogativi sulla libertà di stampa in un contesto di conflitto. Gli sviluppi in Medio Oriente sono monitorati con grande attenzione, con la comunità internazionale che teme una spirale di violenza difficile da controllare.