Terrificante: pipistrello killer, morde e uccide un neonato nella culla

Terrificante: pipistrello killer, morde e uccide un neonato nella culla

Un bambino in Ontario è morto dopo essere stato morso da un pipistrello e aver contratto la rabbia. I dettagli del caso.

Un tragico evento si è verificato in Ontario, Canada, dove un bambino è deceduto a causa di un’infezione da rabbia trasmessa dal morso di un pipistrello mentre era nella sua culla. La vicenda ha scosso tutti e ha riportato alla luce la pericolosità di questa malattia virale, che, una volta manifestati i sintomi, presenta un tasso di mortalità vicino al 100%. Il caso, il primo di rabbia confermato nella provincia dal 1967, ha sollevato interrogativi sulla prevenzione e la cura della malattia.

Pipistrello

Le dinamiche dell’arrivo del pipistrello

Il bambino è stato morso dal pipistrello mentre dormiva in una casa a nord di Sudbury, una località rurale dell’Ontario. I genitori, svegliati dall’animale nella loro camera, non si sono inizialmente resi conto della gravità della situazione. Come spiegato da Malcolm Lock della Haldimand-Norfolk Health Unit, non erano presenti segni evidenti di morsi o graffi e, quindi, non si è pensato di somministrare subito il vaccino antirabbico.

I genitori si sono svegliati con un pipistrello nella loro camera da letto non hanno visto segni di un morso o graffio e non hanno pensato a cercare un vaccino“. Queste le parole di Malcolm Lock come riportato da today.it

Purtroppo, la rabbia è una malattia estremamente insidiosa: i sintomi possono tardare a manifestarsi, ma una volta presenti, è quasi impossibile trattarla. Solo quando il bambino ha iniziato a mostrare i primi segni dell’infezione, come stanchezza e febbre, è stato portato in ospedale. Tuttavia, ormai era troppo tardi: l’infezione si era diffusa, portando il piccolo al decesso. Il pipistrello, infatti, è uno dei principali vettori della rabbia tra gli esseri umani, insieme a volpi e procioni.

Sintomi e prevenzione della rabbia

La rabbia è una malattia virale che attacca il sistema nervoso, provocando infiammazione cerebrale e del midollo spinale. I primi sintomi includono febbre, mal di testa e stanchezza, ma la situazione peggiora rapidamente con spasmi muscolari, confusione e attacchi di panico. In alcuni casi, la malattia porta alla paralisi degli arti, coma e infine al decesso.

Per prevenire questa tragica fatalità, gli esperti raccomandano di agire immediatamente dopo qualsiasi contatto sospetto con animali selvatici. Se si sospetta di essere stati morsi o graffiati da un pipistrello, è fondamentale recarsi subito in ospedale e sottoporsi alla vaccinazione antirabbica, che può essere efficace solo se somministrata entro le prime 48 ore dal contatto. Inoltre, comportamenti anomali degli animali, come l’attività diurna o l’incapacità di volare, possono essere segnali di infezione.

Argomenti