Pirateria nel calcio: l’Italia alza il sipario su una nuova era di protezione digitale

Pirateria nel calcio: l’Italia alza il sipario su una nuova era di protezione digitale

Calcio, Serie A e Dazn intensificano le loro strategie: rafforzamenti per garantire la protezione dei diritti e contrastare l’accesso.

Il mondo del calcio italiano ha oggi, martedì 8 agosto, compiuto un passo significativo nella lotta contro la pirateria, con nuove misure di protezione. Con l’entrata in vigore della legge antipirateria, il Garante delle Comunicazioni avrà il potere di bloccare l’accesso ai portali pirata durante i primi 30 minuti delle dirette delle partite di Serie A. Questo grazie ad un innovativo sistema automatizzato fornito alla Lega Serie A e sotto la supervisione dell’Agcom.

Questa mossa è il frutto della necessità di contrastare una pirateria sempre più diffusa. Infatti, l’Osservatorio Fapav/Ipsos ha rilevato che quasi la metà degli utenti che si avvalgono di contenuti illegali sarebbero pronti a passare a una sottoscrizione legale se venissero meno le vie di accesso illecito.

Dazn

Legge Antipirateria: un nuovo inizio

Ma Dazn non è stata a guardare mentre la pirateria prosperava. Nel corso degli ultimi mesi, la piattaforma ha collaborato strettamente con le autorità, portando al blocco di oltre 80 siti che trasmettevano illecitamente le partite della Serie A Tim sul suolo italiano. E non finisce qui: Dazn ha avviato procedimenti legali per ottenere risarcimenti, mirando inizialmente a 26 portali e prevedendo di estenderli a circa 50 entro fine settembre.

Queste azioni – sottolinea un comunicato stampa ufficiale di Dazn hanno il fine non solo di tutelare i nostri diritti, ma anche di sensibilizzare il pubblico sulla gravità della pirateria, mettendo in luce le perdite economiche subite. – Ribadisce con forza il comunicato – Nonostante i nostri sforzi, solo il 17% dei pirati si imbatte in siti oscurati. – Conclude così – Ecco perché la nuova legge antipirateria è così cruciale e segna un momento di svolta per l’Italia, pioniere nella tutela dei diritti digitali nel calcio.

Con questi nuovi strumenti a disposizione e con una collaborazione sempre più stretta tra le varie entità coinvolte, l’Italia si pone come modello nella lotta alla pirateria sportiva. Una battaglia che non si vince da soli, ma con unità d’intenti e strategie condivise.