Alle 23,40 di ieri si è conclusa la procedura di accertamento di morte cerebrale. Gli organi di Barbara Capovani saranno donati.
È morta la psichiatra 55enne aggredita venerdì scorso davanti all’ospedale di Pisa da un ex paziente, 35enne Gianluca Paul Seung. Alle 23,40 di ieri, informa il bollettino medico, si è conclusa la procedura di accertamento di morte cerebrale.
Gli organi di Barbara Capovani saranno donati, secondo la volontà della famiglia. Barbara Capovani era mamma di tre figli. Gianluca Paul Seung è accusato di omicidio premeditato. Gli inquirenti pensano che l’omicida “nutriva forti rancori nei confronti della dottoressa che lo aveva avuto in cura” e aveva già cercato di colpirla in precedenza.
L’uomo si era barricato in casa per sfuggire all’arresto a causa dei suoi precedenti di reati violenti e sessuali. Si era avvalso del diritto di rimanere in silenzio ed era già evaso dagli arresti domiciliari più volte in passato.
Dopo che la polizia ha sfondato la porta, l’uomo li ha aggrediti con uno spray al peperoncino prima di essere sottomesso e portato all’ospedale penitenziario Don Bosco di Pisa.
Attualmente è accusato di tentato omicidio. Durante la perquisizione della sua casa, è stata scoperta una balestra sotto il letto. Gli investigatori ritengono che il giorno prima avesse tentato di tendere un’imboscata vestendosi di scuro, con un cappello e una mascherina chirurgica, e portando con sé uno zaino all’Ospedale Santa Chiara.
Tuttavia, non è riuscito a raggiungere il suo obiettivo perché il primario non era di turno all’ospedale in quel momento.
Le toccanti parole del presidente della Toscana: Eugenio Giani
Riposa in pace Barbara, che la terra ti sia lieve. Tutti abbiamo pregato e sperato che la dottoressa Barbara Capovani potesse riprendersi dalle ferite atroci e invece ci ha lasciati dopo aver lottato per ore. Dolore profondo della Toscana tutta che ci lascia sgomenti”, con queste parole il presidente della Regione, Eugenio Giani, su Facebook si è unito al dolore per la tragica morte della psichiatra.
“Ci viene strappata una convinta psichiatra che aveva scelto la sanità pubblica dedicandosi negli anni con generosità, amore e professionalità a centinaia di pazienti”, prosegue Giani, “ma la dottoressa Capovani era anche una moglie e una mamma, ci stringiamo in particolare a suo marito e ai suoi figli che hanno chiesto la donazione degli organi che aiuteranno a salvare altre vite. Un abbraccio anche ai suoi colleghi e amici. Non ci resta che augurare buon lavoro alla magistratura perché possa essere assicurato alla giustizia l’infame assassino”
