Sony e Nintendo alzano i prezzi delle console, come le decisioni sui dazi di Trump stanno colpendo anche il mercato videoludico.
Con l’inizio del 2025, il mondo ha assistito al ritorno ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca, con essi il ritorno dei dazi. Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali di novembre 2024 contro Kamala Harris, Trump è tornato a guidare gli Stati Uniti, diventando il 47° presidente della storia americana. Un evento che ha riacceso immediatamente vecchi dibattiti economici, a partire dalla sua politica sui dazi doganali.
Fin dai primi giorni del mandato, il nuovo presidente ha confermato la volontà di imporre nuovi dazi su numerosi prodotti importati dalla Cina, in linea con la sua visione di protezionismo economico. E proprio questa decisione ha iniziato a produrre effetti concreti in vari settori, incluso quello dell’intrattenimento digitale. Le prime vittime? Le amate console PlayStation 5 e la futura Nintendo Switch 2.

Sony aumenta i prezzi della PS5 in Europa
Il colosso giapponese Sony ha ufficializzato un aumento del prezzo della PlayStation 5 in diversi mercati, tra cui Europa, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda. In Italia, il prezzo sale a circa 500 euro, mentre nel Regno Unito raggiunge le 430 sterline. Secondo l’azienda, la decisione è stata necessaria a causa dell’alta inflazione, della fluttuazione dei tassi di cambio e dei nuovi dazi imposti da Trump. Come riportato da affaritaliani.it
Sony ha definito la mossa una “decisione difficile”, ma necessaria per far fronte all’instabilità economica. L’annuncio ha creato una forte reazione tra i consumatori, in particolare tra i giovani, che ora si trovano a dover pagare molto di più per una console già lanciata nel 2020.
Nintendo Switch 2, la console più penalizzata
Se la situazione della PS5 è difficile, quella della Nintendo Switch 2 appare ancora più critica. La console, attesa per il 5 giugno 2025, viene interamente prodotta in Cina e sarà soggetta a dazi del 145% secondo quanto riportato da Nikkei Asia. Questa tassa spropositata è il risultato diretto delle nuove politiche economiche della presidenza Trump.
Fonti vicine a fornitori di Nintendo e Apple hanno confermato che l’azienda sta cercando soluzioni, tra cui lo spostamento della produzione in Vietnam, ma l’impatto sui costi è già evidente. Il prezzo finale della console potrebbe subire un forte rincaro, mettendo a rischio il successo commerciale al momento del lancio.
Il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti sta già cambiando gli equilibri economici mondiali. Le sue prime decisioni in materia di dazi hanno colpito duramente l’industria videoludica. PlayStation 5 e Nintendo Switch 2 sono tra i primi esempi di un effetto domino che potrebbe riguardare molti altri prodotti tecnologici nei prossimi mesi. E mentre i più giovani sognavano di mettersi le mani sulla nuova generazione di console, ora si trovano a pagare le conseguenze di scelte politiche globali.