Juventus beffata dal Coni: ecco le motivazioni, Europa a rischio

Juventus beffata dal Coni: ecco le motivazioni, Europa a rischio

La Juventus rischia seriamente di salutare l’Europa che conta dopo la conferma del Coni circa la legittimità dell’impianto accusatorio della FIGC.

A seguito della pubblicazione delle 75 pagine di motivazioni del Coni, è molto difficile che la Juventus partecipi alle coppe europee nella prossima stagione, poiché il Collegio di Garanzia ha richiesto una riformulazione della sentenza del -15 alla Corte d’Appello Federale e ha sottolineato che per alcuni dirigenti non ci sono prove sufficienti per la loro condanna. Potrebbe esserci una riduzione della penalizzazione, ma non abbastanza per consentire alla Juventus di qualificarsi almeno in Conference League.

Motivazioni a sfavore dei bianconeri

Le motivazioni del Collegio sono lunghe 75 pagine e smontano i 9 punti del ricorso presentato dalla Juventus, correggendo elegantemente la debole sentenza di Torsello. L’impianto accusatorio è stato rafforzato dall’accuratezza delle motivazioni del Collegio, nonostante non ci sia stata alcuna prova tangibile della slealtà dei dirigenti della Juventus, poiché non esiste una norma che regoli le plusvalenze “fittizie”, e le conversazioni che sono state utilizzate sono state estrapolate dalle intercettazioni della Procura della Repubblica di Torino, che ancora non sono state esaminate in un vero processo o in un’udienza preliminare.

Tuttavia, la sentenza è stata scritta e motivata, e per la giustizia sportiva, i dirigenti apicali della Juventus, Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Federico Cherubini e Maurizio Arrivabene (la cui situazione è stata descritta in modo caotico) sono stati considerati sleali. Di conseguenza, la Juventus è stata trascinata in questa situazione, come afferma il Collegio.

La disparità della giustizia sportiva

La giustizia sportiva, sembra utilizzare criteri di diritto e di potere per condannare la Juventus, sfruttando il concetto vago di “lealtà” e punendo solo un club per una violazione che coinvolge anche altri. La disparità di giudizio, è evidente considerato che la giustizia dovrebbe essere uguale per tutti.

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