Mentre la Cabina di regia del Piano propone cambiamenti l’opposizione continua a chiedersi dove siano finiti i soldi della terza rata.
Dieci dei ventisette obiettivi relativi alla quarta rata del Pnrr sono stati cambiati dall’apposita Cabina di regia, in accordo con la Commissione dell’Unione Europea. Ora, partirà l’iter di revisione formale del documento. Una scelta, quella del governo, non particolarmente apprezzata dall’opposizione, come dimostra l’ultimo intervento di Elly Schlein: “Giorgia Meloni si assuma le sue responsabilità e venga a spiegarci in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata“.
Sono oltre sei, infatti, i mesi di attesa per l’ultima transazione del Pnrr, ancora non arrivata nelle casse dello stato italiano. Per evitare ulteriori ritardi sulla prossima rata, la Cabina di regia ha proposto alcune modifiche che hanno coinvolto sei ministeri.
Cosa cambia con le ultime modifiche al Pnrr
Il primo cambiamento riguarda il progetto di Cinecittà: l’obbiettivo è quello di far crescere l’industria cinematografica italiana. Il nome presentato ai dirigenti dell’Unione Europea sarà modificato dal precedente “Istituto Luca Studios”.
Piccola rivoluzione anche per quanto riguarda i satelliti dove è stata rimodulata la quantità degli investimenti. Gli asili nido, invece, non vedranno tagliati i propri fondi ma avranno bisogno di più tempo per pubblicare altri bandi. Anche sui treni, inoltre, bisognerà ridiscutere per definire la quantità di locomotive e carrozze da acquistare.
La questione energetica
L’energia è poi un altro grande ambito su cui insisterà il Pnrr. Uno dei temi fondamentali, in questo senso, è l’utilizzo dell’idrogeno, soprattutto nella moblità ferroviaria. A questo si aggiunge poi lo scoglio delle caldaie per cui aumenterà l’obbiettivo dell’Ecobonus. Il governo vorrebbe poi proporre nuove gare per quanto riguarda la costruzione di colonnine elettriche nelle strade italiane, una manovra che, inizialmente, si era rivelata come un buco nell’acqua.