Pnrr, Ue: “Aperti a cambiamenti”

Pnrr, Ue: “Aperti a cambiamenti”

L’Ue apre alla possibilità di apportare cambiamenti al Pnrr richiesto da alcuni stati membri tra cui l’Italia. Ma sulle riforme si dice inflessibile.

Il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni parla dell’apertura della Commissione Ue della possibilità per gli stati membri di apportare modifiche ai propri Pnrr, a patto però che le riforme strutturali necessarie vengano fatte. A chiedere di modificare il Pnrr non è solo l’Italia bensì una decina di stati a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e i ritardi subiti in seguito alla guerra in Ucraina così come la conseguente crescita dell’inflazione. La modifica è prevista dal regolamento stesso del piano di fronte a circostanze oggettive.

Ma sulle «riforme non possiamo essere flessibili perché dipendono da una volontà politica: se si devono fare riforme su giustizia, concorrenza o lavoro nero questo dipende da una volontà politica e non da circostanze oggettive» sottolineando che con il Next generation Eu «finora abbiamo erogato 137 miliardi di cui 64 miliardi all’Italia» a cui nel 2023 si aggiungeranno altri 2,5 miliardi per l’Italia per l’energia. Secondo Gentiloni «i tempi supplementari sono sempre pericolosi e sul Pnrr ci sono le condizioni per raggiungere gli obiettivi in tempo».

Paolo Gentiloni

Gentiloni: “Il governo rispetterà i tempi”

Il commissario ribadisce che non ci sono ritardi, il governo Draghi ha rispettato i tempi «e anche il governo Meloni ha confermato di voler rispettare la tabella di marcia. So benissimo che non sarà facile far rispettare gli impegni ma il Governo farà rispettare i tempi», ha dichiarato fiducioso a Lucia Annunziata ospite a Mezz’ora in più.

Gentiloni ha annunciato che gli emendamenti al piano arriveranno da moltissimi paesi tra gennaio e marzo e la Commissione è pronta a valutarli ma devono rispettare due condizioni: “devono riguardare degli obiettivi circoscritti, devono essere giustificati non possiamo dire che siccome c’è l’inflazione dobbiamo rifare tutto daccapo e secondo devono riguardare gli investimenti dove sicuramente la mancanza di materie prime e l’inflazione possono aver pesato, ma i cambiamenti non possono riguardare le riforme».

Per Gentiloni “l’Italia si gioca un pezzo di futuro” perché il mondo del lavoro è in una fase di grandi cambiamenti e sottolinea che il Pnrr è una grande opportunità per il nostro paese. «Cerchiamo di non vedere il Pnrr come una grana ma cerchiamo di vederla come una strepitosa occasione per il paese. Chi non viene della Norvegia sa che per cogliere questa occasione ci vuole uno sforzo tremendo, ma è un’opportunità per l’Italia per darsi una scossa dopo anni di crescita molto molto bassa» ricorda l’ex premier.