C’è un clima di sfiducia intorno alla ministra Azzolina in vista della ripresa della scuola. Le Regioni si muovono in ordine sparso per la riapertura.
Parte del Pd sembrerebbe non avere piena fiducia nel lavoro della ministra Lucia Azzolina in vista della ripresa della scuola.
Seguendo le orme di Salvini, Andrea Marcucci aveva fatto sapere di considerare insufficiente il lavoro svolto dalla Azzolina. La numero uno del Ministero dell’Istruzione si è difesa ai microfoni dei telegiornali ricordando come la partita della scuola non interessi solo il suo Ministero, ma tutto il governo.
“La riapertura della scuola è una partita che riguarda tutto il governo, ciascuno con le proprie responsabilità. Quanto a Salvini la scuola dovrebbe stare fuori dalla campagna elettorale e dovrebbe coinvolgere tutti, ne va del futuro del Paese”.
Il Ministero dell’Istruzione e il governo intanto devono fare i conti anche con il numero crescente di Regioni che stanno pensando di posticipare la riapertura della scuola, attendendo quindi, per motivi economici ed organizzativi, l’Election Day. A quel punto l’inizio della scuola slitterebbe di fatto alla fine del mese di settembre.
Di fatto ad oggi la Azzolina non sembrerebbe rappresentare il ministro forte in grado di guidare il settore che gli compete fuori dalla crisi. Questo specificando come oggettivamente parlando ad oggi la poltrona del ministero dell’Istruzione sia una delle meno invidiate se non la meno invidiata in assoluto.
La consegna dei banchi nei luoghi iconici dell’emergenza coronavirus
Un segnale forte lo ha voluto dare il Commissario Arcuri, che non solo ha iniziato la consegna dei banchi prima dell’inizio della scuola, ma ha anche voluto iniziare da luoghi iconici come Alzano, Nembro e Codogno. I luoghi della tragedia, da dove si riparte. Cerimonia a parte, buona parte dei banchi sarà consegnato nelle scuole solo dopo l’inizio effettivo dell’anno scolastico.
Scuola, diverse Regioni contro il calendario della Azzolina: i cancelli riaprono dopo l’Election Day
Che poi resta da vedere in effetti quando inizierà la scuola. Il Ministero ha fugato ogni dubbio sulle proprie intenzioni ribadendo fino al 29 agosto come il 1 settembre le scuole apriranno per i recuperi delle materie, mentre il 14 per la ripresa delle lezioni e l’inizio dell’anno scolastico. Ma ci sono due problemi.
Iniziamo da quello più urgente per la Azzolina. L’inizio effettivo dell’anno scolastico. Con il trascorrere delle ore aumentano i Presidenti di Regione intenzionati (o almeno fortemente tentati) a posticipare l’inizio dell’anno scolastico a dopo l’Election Day del 20-21 settembre. Questo per motivi organizzativi ed economici.
A Bolzano le scuole aprono già il 7 settembre, in Friuli si parte il 16, in Sardegna addirittura il 22. Posticipa anche la Puglia, che riapre le scuole il 24 settembre. Fa eco l’Abruzzo, che punta al 24 settembre. A queste regioni potrebbero aggiungersi la Campania di De Luca. Anche la Basilicata resta in dubbio.
E sui corsi di recupero i dirigenti scolastici si muovono in ordine sparso…
Il secondo problema, decisamente meno grave e urgente, è che in effetti il 1 settembre non inizieranno i recuperi delle materie. O meglio, in qualche istituto evidentemente sì, ma i dirigenti scolastici si muovono in ordine sparso, al punto che in alcune scuole i recuperi sono stati anticipati addirittura alla fine del mese di giugno.
Scarica QUI il Decreto Agosto.