Anna Maria Cisint, il sindaco di Monfalcone, vuole emettere un’ordinanza che vieta questo tipo di usanza sulle sue spiagge.
La grande polemica dell’estate nell’Italia nord-orientale riguarda il burka o, più concretamente, l’usanza delle donne musulmane di fare il bagno completamente vestite. Il sindaco leghista di Monfalcone, Anna Maria Cisint, non ci sta ed ha inviato una lettera aperta alla comunità islamica locale, chiedendo di rispettare la sensibilità della maggioranza dei cittadini.
Questo deterrente non è però bastato a fermare questa usanza e quindi il primo cittadino ha annunciato che presto arriverà un provvedimento che la vieterà completamente. A supportare la Cisint sarebbero anche il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ed il coordinatore regionale della Lega del Friuli-Venezia Giulia, Marco Dreosto.
Le dichiarazioni del sindaco
“Stiamo lavorando per la costruzione di un provvedimento adeguato – ha detto il sindaco di Monfalcone – che vieti il bagno in mare vestiti, con il burkini o comunque coperte. Siamo persone serie, entro ottobre sarò pronta con un provvedimento“.
“Chi viene nel nostro Paese – ha aggiunto Cisint – deve rispettare le nostre abitudini e le nostre regole“. Il primo cittadino ha dichiarato anche che la sua battaglia si fonda su un contrasto ad una “logica di islamizzazione dei nostri territori, che diffonde le pratiche peggiori dei luoghi di provenienza di questi stranieri, nei quali le donne vivono ancora in una condizione di mortificazione e sudditanza“.