Reddito di cittadinanza, la risposta di Luigi Di Maio a Giorgetti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Reddito di cittadinanza e pensioni d’oro: scontro totale tra Lega e Movimento

Reddito di Cittadinanza e Pensioni d’oro: Lega e Movimento Cinque Stelle allo scontro. Giorgetti attacca, Di Maio puntualizza: “Io il contratto l’ho firmato con Salvini”.

Clima di tensione al governo con Lega e Movimento Cinque Stelle nel pieno di uno scontro verbale sui provvedimenti più importanti del contratto di governo. A infiammare la polemica, oltre ai possibili tagli chiesti dall’Ue per quanto riguarda la manovra, sono state le dichiarazioni di Giorgetti, decisamente critico per quanto riguarda il reddito di cittadinanza.

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Reddito di cittadinanza, Luigi Di Maio risponde alle critiche di Giorgetti: “Il contratto l’ho firmato con Salvini”

Non si è lasciata attendere la risposta del vicepremier pentastellato Luigi Di Maio il quale, a margine di un incontro con i lavoratori della Honeywell di Atessa, ha fatto il punto sul reddito di cittadinanza rispondendo alle critiche di Giorgetti. “Io il contratto l’ho firmato con Salvini e nel contratto ci sono il reddito di cittadinanza, le pensioni minime più alte, gli aiuti ai lavoratori, abbiamo eliminato i contratti precari: noi dobbiamo andare avanti su questa direzione perché se aiutiamo le persone in difficoltà riparte tutta l’economia”.

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio

Pensioni d’oro, la Lega attacca: difenderemo il Nord

Nuovo terreno di scontro è diventato il provvedimento con il quale il Movimento Cinque Stelle vuole tagliare le pensioni d’oro. Dalla Lega fanno sapere che, nonostante le difficoltà legate a un governo misto e i conseguenti e necessari compromessi, lo scopo del Carroccio resta quello di difendere gli interessi e il lavoro degli imprenditori.

Parto da una constatazione: siamo consapevoli delle difficoltà di governare con un alleato che era in antitesi alla nostra coalizione. A chi ci critica, dico che la nostra linea è intervenire ma salvaguardando chi ha pagato i contributi. Se hai una lauta pensione, ma hai versato il giusto, l’assegno è comunque giustificato da quello che hai pagato lavorando. E’ invece corretto intervenire su chi gode di un assegno non giustificato dai contributi.“, ha dichiarato Paolo Grimoldi come riportato da La Repubblica.

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ultimo aggiornamento: 15 Dicembre 2018 16:42

Manovra, il duello tra Salvini e Di Maio mette a rischio il contratto di governo

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