In seguito alla leucemia e al trapianto ricevuto, Achille Polonara ha fatto delle rivelazioni drammatiche sulla sua salute.
Dopo la svolta improvvisa riguardante Achille Polonara, l’incubo è finalmente terminato, o per lo meno il peggio sembra essere alle spalle. Il cestista si è infatti dovuto sottoporre ad una battaglia piuttosto dura, dalla quale non era affatto sicuro di poterne uscire vincitore. Stando alle parole espresse dallo staff medico che lo ha seguito, al giocatore è stato detto che al 90% sarebbe morto. Una percentuale allarmante, che avrebbe dato del filo da torcere a chiunque. Ma non al giocatore, il quale sta ritornando gradualmente alla normalità dopo la battaglia con la leucemia e il trapiano di midollo osseo.

Polonara: la paura e il coma farmacologico
Dopo i mesi di attesa per curare la leucemia mieloide acuta, Polonara ha dovuto poi affrontare un altro calvario. In seguito alla compatibilità con una donatrice statunitense per il trapiano di midollo osseo, sono insorte delle gravi complicazioni. Nello specifico, un’embolia cerebrale che ha portato poi ad una grave carenza di ossigeno proprio al cervello.
Così, per salvaguardare un’area di importanza vitale, Polonara è stato sottoposto al coma farmacologico. La moglie Erika ha espresso grande preoccupazione, confermando a sua volta delle chance di rimanere in vita molto basse: “Gli è partito un trombo e il cervello è andato in carenza di ossigeno, le possibilità di vita erano molto basse“.
Durante un servizio de “Le Iene” andato in onda su Mediaset, il giocatore è poi entrato ancora di più nel dettaglio: “Mi avevano detto che al 90% sarei morto. Quando ero in coma mi sembrava di essere in un’altra città. Ma non vi liberate così facilmente di me: ho fatto una promessa a Erika“.
Polonara sulla via del recupero
Il cestista si trova attualmente sulla via del recupero. Sta infatti ritornando gradualmente alla normalità, nonostante il braccio destro dalla mobilità drasticamente ridotta. Le dimissioni dalla struttura in cui era ricoverato arriveranno nella giornata di venerdì.
Ad aspettarlo a casa sua troverà, oltre alla moglie Erika, i figli Achille Junior (3 anni) e Vitoria (5 anni), i quali durante questi mesi “gli sono dannatamente mancati“.