In risposta alle crescenti tensioni con Russia e Bielorussia, Polonia, a altri paesi hanno annunciato l’intenzione di ritirarsi.
Negli ultimi anni, l’Europa orientale ha assistito a un significativo incremento delle tensioni geopolitiche, con la Polonia in prima linea. La crescente assertività della Russia e le sue azioni militari hanno destato preoccupazioni nei paesi confinanti, in particolare quelli situati sul fianco orientale della NATO. Questa situazione ha portato a una rivalutazione delle strategie difensive da parte di diverse nazioni dell’area.

L’evoluzione delle politiche di difesa
In risposta alle percepite minacce, molti stati dell’Europa orientale hanno intrapreso una serie di misure volte a rafforzare le proprie capacità militari. L’aumento delle spese per la difesa è diventato una priorità, con investimenti significativi in armamenti e infrastrutture militari. Questo trend riflette la necessità di adattarsi a un ambiente di sicurezza in rapida evoluzione.
Parallelamente, si è assistito a una crescente cooperazione tra questi paesi, con l’obiettivo di creare una difesa collettiva più robusta. Esercitazioni militari congiunte e scambi di informazioni strategiche sono diventati strumenti fondamentali per garantire una risposta coordinata a potenziali minacce.
La revisione degli accordi internazionali
In questo contesto di rinnovata attenzione alla sicurezza, alcuni trattati internazionali sono stati oggetto di revisione. La Convenzione di Ottawa, firmata nel 1997, è uno di questi. Questo trattato mira a eliminare l’uso delle mine antiuomo, armi che hanno causato innumerevoli vittime civili anche anni dopo la fine dei conflitti. La convenzione è stata ratificata da 164 paesi, impegnati a cessare la produzione, lo stoccaggio e l’uso di queste armi.
Tuttavia, le mutate condizioni di sicurezza hanno spinto alcuni paesi a rivedere la loro adesione a tali accordi. La percezione di una minaccia imminente ha portato a una rivalutazione delle strategie difensive, considerando l’uso di strumenti precedentemente banditi.
Il 18 marzo 2025, i ministri della Difesa di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia hanno annunciato congiuntamente l’intenzione di ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa. Questa decisione, che dovrà essere approvata dai rispettivi parlamenti, è stata motivata dall’aumento delle minacce militari nella regione e dalla necessità di garantire una maggiore flessibilità nelle strategie difensive. Nonostante il ritiro, questi paesi hanno ribadito il loro impegno nel rispettare il diritto umanitario internazionale e nella protezione dei civili durante i conflitti armati.
Questa mossa rappresenta un significativo cambiamento nelle politiche di difesa dell’Europa orientale, evidenziando le profonde preoccupazioni riguardo alla sicurezza regionale e la volontà di adottare misure drastiche per affrontare le sfide emergenti.