Ponte Crimea: 8 arresti in Russia

Ponte Crimea: 8 arresti in Russia

In Russia sono state arrestate 8 persone per l’attentato al ponte Kerch che collega il paese con la Crimea. Coinvolti servizi segreti di Kiev.

Secondo Mosca sarebbero state identificate altre 12 persone complici dell’attentato al ponte di Crimea. “Finora cinque cittadini russi e tre fra ucraini e armeni che hanno partecipato ai preparativi dell’attentato sono stati arrestati nell’ambito di un procedimento penale”, ha dichiarato l’FSB, i servizi di intelligence russi.

Per quanto riguarda i complici, secondo i servizi russi nei preparativi dell’attentato avrebbero partecipato tre ucraini, due georgiani e un cittadino armeno. Questi avrebbero consegnato gli esplosivi dalla Bulgaria prima alla Georgia e poi all’Armenia. Secondo i servizi russi, inoltre, un altro cittadino ucraino insieme a cinque russi avevano preparato falsi documenti per una società inesistente in Crimea per ricevere gli esplosivi.

Bandiera Russa – Ucraina

I servizi segreti ucraini dietro all’attentato del ponte Kerch

Il tutto sarebbe stato pianificato dal capo dell’intelligence militare ucraina, Kirill Budanov. “Il servizio di sicurezza federale, insieme al comitato investigativo, hanno stabilito che l’organizzatore dell’attacco terroristico sul ponte di Crimea è la Direzione principale di intelligence del ministero ucraino della Difesa, il suo capo Kyrylo Budanov, i suoi dipendenti e agenti” dichiara l’Fsb.

Sempre secondo le informazioni dei servizi russi, l’attentato di sabato scorso al ponte di Crimea sono stati usati 22.770 kg di esplosivo. Questo esplosivo è stato caricato su 22 pallet avvolto in rotoli di polietilene da costruzione. La notizia è stata riportata dalla Tass che cita le dichiarazioni dell’Fsb. Gli oltre 22 kg di esplosivo sono stati spediti dal porto di Odessa alla città bulgara di Ruse all’inizio di agosto. La spedizione è stata organizzata in base a un contratto del 2 agosto scorso tra Translogistics UA (Kiev) e Baltex Capital (Ruse).

L’attentato ha scatenato la dura reazione vendicativa da parte di Putin che ha ordinato in prima persona gli attacchi sulle principali città ucraine nella giornata di domenica, tra cui la capitale Kiev.

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