Ponte Genova, l'Antitrust: "Ok lo stop ad Autostrade per la ricostruzione"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ponte Genova, l’Antitrust: “Ok stop ad Autostrade per la ricostruzione”

Il segretario generale dell’Antitrust in Parlamento per il ponte di Genova: “Escludere gli altri concessionari non è però giustificato“.

Sulla questione relativa alla ricostruzione del ponte di Genova a quasi due mesi dalla caduta del ponte Morandi, è intervenuto in Parlamento quest’oggi Filippo Arena, segretario generale dell’Antitrust. Queste alcune delle sue dichiarazioni, riportate da Repubblica: “L’esclusione delle società concessionarie di strade a pedaggio, sotto il profilo della concorrenza, potrebbe giustificarsi solo con riferimento al concessionario della tratta autostradale interessata dai lavori. Non sembra trovare adeguata giustificazione l’esclusione di tutti gli altri concessionari“.

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Ponte Genova, l’Antitrust: “Rispettiamo i principi di trasparenza e non discriminazione

Il segretario Arena ha quindi aggiunto: “Se nell’attuale situazione l’affidamento tramite procedura negoziata appare giustificato, tale modulo dovrà essere limitato a quanto strettamente necessario a far fronte alle condizioni di urgenza e indifferibilità dell’intervento di ricostruzione e dovrà essere, in ogni caso, rispettoso dei principi di trasparenza e di non discriminazione“.

Quindi la conclusione: “L’affidamento tramite gara è il metodo più idoneo a consentire di replicare, sotto forma di concorrenza per il mercato, gli esiti efficienti derivanti dai meccanismi concorrenziali. Garantisce cioè i massimi introiti per il concedente pubblico e consente di selezionare l’operatore più efficiente. Lo sosteniamo da anni, ma i governi non ci hanno quasi mai ascoltato“.

Autostrade: “Con noi la ricostruzione avverrebbe in 9-16 mesi

L’amministratore delegato di Autostrade per l’italia, Giovanni Castellucci, è intervenuto a sua volta in audizione in Parlamento: “La società ha studiato diverse possibili soluzioni che prevedono, per quella con i tempi più accelerati, circa 9 mesi per la demolizione e la ricostruzione, e per il cosiddetto progetto Piano circa 15-16 mesi. Non sono promesse, ma impegni sui quali noi riteniamo di poterci impegnare contrattualmente“.

Castellucci ha quindi proseguito: “I numeri non mi fanno dimenticare di quello che è successo, che la gestione del ponte Morandi stava in Autostrade per l’Italia, una gestione che i nostri tecnici avevano come responsabilità e siamo totalmente consapevoli della tragedia che è successa. Ricorso? Il decreto abbiamo iniziato a esaminarlo la settimana scorsa e abbiamo chiesto agli avvocati di fare una valutazione: non abbiamo ancora una posizione, ma posso assicurarvi che non è intenzione del nostro gruppo aggravare la situazione di una città come Genova, che è già colpita“.

Nel video il crollo del ponte Morandi:

Fonte foto: https://www.facebook.com/evangelistafotografo/

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ultimo aggiornamento: 8 Ottobre 2018 18:34

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