Ponte Morandi, Autostrade e Spea non responsabili

Ponte Morandi, Autostrade e Spea non responsabili

Le due società saranno escluse dalla responsabilità civile per il processo del crollo del Ponte Morandi. A deciderlo il Tribunale.

La tragedia del crollo del ponte Morandi accaduto nel 2018 ha visto in giudizio 59 imputati e 2 società. Per quest’ultime, Autostrade e Spea, è stato accettato il rinvio a giudizio. Il Tribunale ha deciso dopo sette mesi di escludere le società da responsabilità civile, lasciando i singoli imputati a pagare i risarcimenti di un’eventuale condanna.

Ponte Morandi

Cosa ha deciso il Tribunale

Nel febbraio del 2022, dopo 11 udienze, i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio per 59 imputati e due società: Autostrade e Spea. Tra gli imputati ci sono ex dirigenti e tecnici, ed ex ed attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato delle opere pubbliche della Liguria. Tra essi, anche Giovanni Castellucci, ex Amministratore delegato di Aspi.

La Procura aveva chiesto il dissequestro dei reperti che si trovavano nei magazzini, dopodichè il gup avrebbe deciso se accogliere o meno le richieste sul rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Dopo che il crollo del ponte sia stato correlato alla mancanza di interventi di cui necessitava la struttura, sono state uficializzate accuse a vario titolo. Tra Autostrade e Spea in questi mesi c’è stata la possibilità di un patteggiamento da 30 milioni di euro per uscire definitivamente dal processo.

Oggi, la sentenza del Tribunale conferma l’esclusione delle società dalla responsabilità civile. Saranno quindi i singoli imputati a pagare i risarcimenti nell’eventualità che ci sarà una condanna. Secondo l’accusa, tutti erano a conoscenza dello stato del ponte ma nessuno ha deciso di intervenire per problemi economici. Nel corso dell’udienza di oggi parleranno i legali delle parti civili che hanno chiesto di costituirsi alla prima udienza lo scorso luglio.