Ponte Morandi, un report del 2014 (ignorato) avrebbe potuto evitare la tragedia?

Ponte Morandi, un report del 2014 (ignorato) avrebbe potuto evitare la tragedia?

Crollo del Ponte Morandi, nel 2014 si parlava di ‘rischio crollo’. Il report Ufficio Rischio di Aspi sequestrato dagli inquirenti lo scorso mese di marzo.

Arriva dalle colonne de la Repubblica un colpo di scena sul crollo del Ponte Morandi. In un report datato 2014 emerge la prima segnalazione di un rischio crollo in riferimento alla struttura sul Polcevera, Un dato che andrebbe a minare buona parte dell’impianto difensivo di Atlantia, secondo cui non erano mai emerse criticità legate al ponte.

Tragedia del Ponte Morandi, un report del 2014 parla del rischio crollo della struttura

A più di un anno di distanza dalla tragedia del Ponte Morandi emergerebbe un report dell’Ufficio Rischio di Aspi che segnalerebbe la situazione problematica del cavalcavia sul Polcevera. Stando a quanto riferito da la Repubblica, il documento in questione sarebbe stato sequestrato lo scorso mese di marzo dagli uomini della Guardia di Finanza.

Ponte Morandi

I rapporti a partire dal 2017

Seguendo la ricostruzione del quotidiano, tra il 2014 e il 2016 si parla di rischio crollo in riferimento al Ponte Morandi. Dal 2017 si parla invece di rischio di perdita stabilità? Perché? Sono stati fatti interventi idonei in seguito alle prime segnalazioni? Ci sono state correzioni nelle valutazioni? La risposta la daranno gli inquirenti al termine delle indagini.

Le indagini degli inquirenti sul crollo del Ponte Morandi

Nel corso delle indagini sono emerse delle zone d’ombra nel lavoro svolto da Spea, che potrebbe aver rivisto alcuni report per evitare la chiusura di lunghi tratti stradali e per evitare spese ingenti. Anche a discapito della sicurezza per gli automobilisti.