A seguito della richiesta del Garante della Privacy, Pornhub ha 20 giorni di tempo per rispondere a tutte le domande.
E’ stato proprio Garante italiano per la Protezione dei Dati Personali a diffondere una nota di poche righe in cui vengono inserite tutte le domande a Pornhub. Sarà MG Freesites, la società che gestisce la piattaforma di pornografia in Italia, a dover inviare entro 20 giorni tutte le risposte richieste.
Pornhub a rischio
“La società ha 20 giorni per rispondere alle richieste dell’Autorità”, conclude il Garante della Privacy nella nota diffusa l’11 luglio. Con l’avviso ricevuto, Pornhub si trova al centro di una serie di leggi sull’età degli utenti introdotte negli Stati Uniti.
Dovendo accedere ai siti che contengono materiali per adulti è necessario lasciare i dati della propria carta di identità, attraverso un software di age verification si potrà estrarre l’età dell’utente e capire così se ha la possibilità di accedere o no al sito.
La piattaforma chiuderà in Italia?
Come spiega Guido Scorza, membro del Garante della Privacy, al momento non è prevista una chiusura di Pornhub in Italia: “È una prima iniziativa che prevede solo una richiesta di informazioni. Di solito quando mandiamo questo tipo di comunicazioni i soggetti coinvolti ci rispondono senza troppi problemi”, precisa.
Se poi MG Freesites non risponderà, “vedremo cosa fare. Non sarebbe un buon segnale”. Una delle domande riguarda l’età degli utenti, su questo però, spiega il Garante, non ci sono all’orizzonte provvedimenti dello stesso tenore quelli adottati negli Stati Uniti.
“Qui nessuno sta pensando di obbligare gli utenti a mostrare un documento di identità prima di entrare in un sito. Capiremo come fare a definire meglio i criteri con cui viene verificata l’età delle persone che accedono ma ora non sono previste misure di questo tipo”, conclude Scorza.