Lombardia in zona rossa, l’Iss: “Da maggio fatte 54 segnalazioni di errore”

Lombardia in zona rossa, l’Iss: “Da maggio fatte 54 segnalazioni di errore”

La posizione dell’Iss sulla Lombardia in zona rossa: “Da maggio fatte alla Regione 54 segnalazioni di errore”.

ROMA – La posizione dell’Iss sulla Lombardia in zona rossa è stata espressa in una nota. Come riportato da La Repubblica, l’Istituto Superiore di Sanità ha precisato di aver inviato 54 segnalazioni di errore alla Regione da maggio e ci sono state solo rettifiche ma non aggiornamenti.

La nota dell’Iss

A spiegare la posizione dell’Iss è stata una nota: “Per aggiornamento si intende l’inserimento o modifica di variabili suscettibili di evoluzione. Per rettifica si intende inserimento di variabili non ancora presenti erroneamente. Ed è esattamente ciò che è stato richiesto alla Regione per il calcolo e non per la riclassificazione in zona arancione che non è di nostra pertinenza“.

Le Regioni – si legge nel documento – hanno completa autonomia nel caricamento di aggiornamenti e rettifiche senza alcun intervento o richiesta verso l’Iss che, laddove ne abbia evidenza o sospetto, può segnalare errori, incompletezze o incongruenze alle Regioni“.

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La replica del presidente Fontana

Non si è fatta attendere la replica del governatore Fontana: “In difficoltà per proprie mancanze, l’Istituto superiore di sanità continua a spostare il tiro dal vero tema: il mal funzionamento dell’algoritmo per il calcolo dell’Rt. Uscite a orologeria con un solo obiettivo: colpire la Lombardia. Non solo dal Governo, ma anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l’Iss e che invece veste sempre più i panni di una parte politica. Aspettiamo fiduciosi il giudizio del Tar del Lazio per dimostrare che abbiamo ragione noi“.

Un pensiero condiviso anche da collega della Sardegna Solinas. La Regione sta lavorando per presentare un dossier contro la zona arancione. Un braccio di ferro che complica ancora di più la crisi di governo. Non sono previste riunioni nei prossimi giorni proprio per le dimissioni del presidente del Consiglio.