Decreto Ristori, dieci miliardi per le partite Iva. Prorogata la Cig Covid
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Decreto Ristori, dieci miliardi per le partite Iva. Prorogata la Cig Covid

Roberto Gualtieri

Dieci miliardi per le partite Iva e proroga della Cig Covid. Le possibili misure che saranno inserite nel prossimo decreto Ristori.

ROMA – Maggioranza al lavoro per il nuovo decreto Ristori. Il primo passo per programmare ulteriori aiuti per famiglie e imprese è stato lo scostamento di bilancio per 32 miliardi di euro. Il via libera del Consiglio dei ministri è arrivato, il 20 gennaio dovrebbe esserci anche quello del Parlamento.

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La situazione politica italiana potrebbe portare ad un rinvio, ma si cercherà di rispettare le tempistiche. Possibile, in caso di mancata fiducia al premier Conte, le dimissioni dopo il via libera al provvedimento.

Cosa prevede il nuovo decreto Ristori

Le misure sul nuovo decreto Ristori sono ancora al vaglio dell’esecutivo. Il governo ha previsto 10 miliardi di euro per ristorare le partite Iva. Previsto anche, come scritto da La Repubblica, dei fondi (5 miliardi) per la proroga della cassa integrazione fino al termine dello stato di emergenza.

Altri 10 miliardi stabiliti per la perequazione fiscale delle attività commerciali che sono state toccate dalle restrizioni. I soldi rimasti saranno utilizzati per la sanità e i vaccini. Si ipotizza anche la possibilità di una dilazione delle cartelle fiscali per evitare problemi di ordine pubblico e sanitari. E non si escludono delle novità.

Roberto Gualtieri
Roberto Gualtieri

L’ultimo decreto ristori?

Si era ipotizzato uno scostamento di bilancio di 24 miliardi di euro, ma le ulteriori misure di contrasto al coronavirus hanno portato il ministro Gualtieri a ipotizzare una cifra più alta.

Questo dovrebbe essere l’ultimo decreto in auto di imprese e cittadini. Nei piani dell’esecutivo c’è una graduale riapertura dal 5 marzo, data di scadenza dell’attuale dpcm. Molto dipenderà dall’andamento della campagna di vaccinazione. La speranza del premier Conte è quella di iniziare una ripartenza da marzo. Altrimenti ci sarà la necessità di un nuovo decreto ristori e, di conseguenza, un ritardo nella ripresa dell’economia italiana, messa in ginocchio dall’emergenza coronavirus.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:08

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