La Lega cerca i fondi per finanziare la flat tax senza innescare l’aumento dell’Iva. Le opzioni al vaglio del governo.
Matteo Salvini continua a spingere per la realizzazione della flat tax, la tassa piatta che, nelle intenzioni del leader della Lega, dovrebbe in qualche modo tutelare il ceto medio italiano contribuendo in questo modo al rilancio dell’economia.
Flat tax, nodo fondi
Il nodo principale, da cui nascono le remore di Tria e Di Maio, riguarda soprattutto i fondi utili per lanciare la manovra. Al momento il governo è a caccia di manovre correttive utili a scongiurare l’aumento dell’Iva contemplato dal Def e non possono permettersi buchi nei conti.
La domanda di fatto è una: dove trovare i fondi per la fla tax? La prima fonte potrebbe essere il taglio alle spese fiscali, poi la lotta all’evasione e quindi la revisione della spesa.
Revisione delle spese, lotta all’evasione e spese fiscali
Proprio la revisione delle spese sembra rappresentare un primo ostacolo, in quanto i conti avrebbero già fatto registrare un taglio.
La lotta all’evasione fiscale è percorribile ma difficile da realizzare. I nuovi strumenti a disposizione delle istituzione consente un monitoraggio più approfondito sul sommerso ma di certo non risolve il problema. I soldi che si potrebbero potenzialmente guadagnare inoltre non rappresenterebbero una soluzione al problema.
Il fronte più concreto sarebbe rappresentato insomma dalle spese fiscali. In questo campo i tagli potrebbero iniziare dal bonus Renzi, che farebbe risparmiare allo Stato quasi nove miliardi e mezzo, ma anche in questo caso non sono assicurate le coperture per la flat tax. E per scongiurare l’aumento dell’Iva.