Tensioni geopolitiche e speculazione finanziaria: all’orizzonte si affaccia la possibilità di una crisi del mercato alimentare globale.
Il conflitto in atto tra la stato ucraino e quello russo ha determinato anche un’ accelerazione nelle dinamiche e dei meccanismi che intercorrono a livello globale nel mercato alimentare. Mercato che già da tempo soffriva di rincari delle materie prime, seppur graduali. Dopo la pandemia globale, la guerra tra Ucraina e Russia potrebbe portare a vivere una crisi alimentare globale.
La crisi alimentare già in atto potrebbe peggiorare a causa delle circostanze instaurate indirettamente dalla guerra presente tra l’Ucraina e la Russia. Diversi sono difatti i mercati alimentari che coinvolgono i due Stati attualmente in mezzo al conflitto. Mercati in cui sono coinvolte diverse nazioni, tra cui quelle Europee.
Rialzo dei prezzi come sintomo di una possibile crisi alimentare
L’olio di girasole è un bene alimentare di cui la Russia detiene il 75% delle esportazioni a livello globale. Il grano che viene esportato dallo stato russo è pari al 35% delle esportazioni mondiali. Determinanti anche le esportazioni di mais, colza e orzo. Tutte materie alimentari prime vitali per un adeguato funzionamento dell’industria e del mercato alimentare europeo. Conseguenza già visibile in questi giorni sono i rialzi del prezzi di diversi prodotti alimentari.
Lo “State of food security and nutrition in the work”, rapporto della FAO stima che quasi il 35% della popolazione a livello mondiale nell’anno 2021 ha sperimentato problemi di fame. Circa il 26% della popolazione globale, quindi due miliardi di persone, hanno purtroppo dovuto sperimentare la fame per determinati periodi e non hanno potuto accedere agli alimenti primari in modo continuo.
Incertezze geopolitiche, rincari dei prezzi dei beni primari e instabilità economica. Questi sono i principali fattori che potrebbero portare ad una vera e propria crisi del mercato alimentare a livello globale. Svein Tore Holsether, presidente delegato di Yara, ha dichiarato alla Bbc: “il discorso non è se ci sarà una crisi alimentare, ma quando questa sarà estesa”.