Di Maio: “I giochi di palazzo non mi sono piaciuti”

Di Maio: “I giochi di palazzo non mi sono piaciuti”

In un post su Facebook Di Maio si difende dagli ultimi attacchi: “Il dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi”.

ROMA – In un post su Facebook Luigi Di Maio si difende dalle ultime accuse rivolte al M5s e rilancia sul taglio dei parlamentari: “C’è una riforma che aspetta l’ultimo voto il 9 settembre. In quella data taglieremo definitivamente 345 parlamentari. Significa che alle prossime elezioni molti vecchi politicanti dovranno iniziare a cercarsi un lavoro“.

Una riforma epocale – ribadisce il ministro del Lavoro – contro i privilegi dei politici e in favore del buon senso. Manca solo l’ultimo voto e mi auguro che nessuno si tiri indietro perché sarebbe gravissimo. Anzi, sarebbe un segnale al Paese, il segnale di chi non vuole cambiare nulla. Le parole sono belle ma servono i passi“.

Di Maio avverte la Lega: “I giochi di palazzo non mi sono mai piaciuti”

Nel post Luigi Di Maio ha anche avvertito la Lega: “I giochi di palazzo non mi sono mai piaciuti e il dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi“. Dichiarazioni che arrivano poche ore dopo quelle sul TAV: “Qualunque sarà la conseguenza noi siamo orgogliosi del nostro No a un’opera come la Torino-Lione. Stiamo parlando di un’opera vecchia senza un futuro“.

Luigi Di Maio

Il vicepremier aggiunge: “Il TAV la vogliono solo Bruxelles e Macron. Tra i sì, in questo periodo, sentivo sempre dire che l’opera avrebbe creato occupazione. E’ un approccio curioso e strumentale. Con questo discorso, dunque, dovremmo aprire 10 inceneritori di ogni Comune, discariche, dovremmo trivellare i nostri mari, riportare il nucleare mandando a quel paese un referendum popolare?“.

Di seguito il post di Luigi Di Maio sui social

M5s dice no ad un governo tecnico

In giornata, inoltre, fonti grilline avevano confermato la propria intenzione di ritornare alle urne in caso di un fallimento di questo esecutivo. No quindi ad un governo tecnico che potrebbe essere proposto da Mattarella.