La povertà colpisce famiglie e imprese: una situazione del genere non si verifica dal periodo del dopo guerra.
La povertà in Italia continua a dilagare: salgono a quasi tre milioni gli italiani costretti ad usufruire delle mense dei poveri o ai pacchi alimentari. Ad oggi, il dato è salito del 12% rispetto allo scorso anno. La notizia giunge in seguito ad un’analisi effettuata dalla Coldiretti.
La crisi colpisce famiglie e imprese: una situazione del genere non si verifica dal periodo del dopo guerra, dopo la Seconda Guerra mondiale. Ad aggravare la situazione di crisi, oltre alla guerra tra Russia e Ucraina, anche la recente siccità verificatasi nei mesi scorsi e ancora prima il lock down indetto a causa del propagarsi del Covid-19.
I dati
Si tratta di una grave “emergenza sociale”, spiega Coldiretti. I dati sono allarmanti: i bambini sotto i 15 anni che necessitano assistenza per cibarsi superano i 600 mila. Si tratta di quasi il totale delle persone assistite dalle mense dei poveri. Tra i bisognosi si contano altri 337 mila anziani sopra i 65 anni, e 687mla migranti stranieri.
Coldiretti spiega: “Fra i nuovi poveri ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell’energia.”
Prandini: “Fenomeno presente in tutti i mercati contadini del Paese”
Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, ha sottolineato: “Con la Spesa sospesa abbiano voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche. Questa esperienza è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini nel Paese”.