Powell e Lagarde: cautela sui tassi, tra inflazione al target e incertezza da dazi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Powell e Lagarde: cautela sui tassi, tra inflazione al target e incertezza da dazi

bce banche

Powell frena su un possibile taglio dei tassi Fed a luglio a causa dei dazi. Lagarde dichiara che l’inflazione al 2% è l’obiettivo centrato.

Il dibattito sulla politica monetaria internazionale si è acceso durante il Forum della BCE a Sintra, dove i presidenti delle due principali banche centrali mondiali, Jerome Powell e Christine Lagarde, hanno delineato scenari di intervento differenti ma accomunati da prudenza e incertezza.

Powell ha sottolineato che il percorso verso un taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti non è ancora definito. “Una maggioranza solida nel comitato di politica monetaria si aspetta che sia tempo di iniziare a tagliare più avanti quest’anno i tassi. Dipenderà dai dati che monitoriamo, cosa succede all’inflazione e cosa no e anche nel mercato del lavoro, eventuali segnali di debolezza”. Ma alla domanda diretta su un possibile taglio già a luglio, la sua risposta è stata chiara: “Non saprei, dipenderà dai dati, non posso togliere o inserire un mese specifico sul tavolo.”

BCE Banca Centrale Europea percentuale tassi interesse
BCE Banca Centrale Europea percentuale tassi interesse

Powell: i dazi condizionano le decisioni

Nel dettaglio, Powell ha spiegato come le recenti decisioni in ambito commerciale abbiano alterato le prospettive economiche: “Quando abbiamo visto le dimensioni dei dazi ci siamo messi in attesa, tutte le previsioni d’inflazione sono salite. Non è una reazione eccessiva, serve un po’ più di tempo: la cosa prudente da fare è aspettare e capire di più e vedere quali saranno gli effetti.” La Fed si trova quindi in una fase di osservazione, valutando gli impatti di lungo termine di queste politiche sui prezzi e sull’economia reale.

Ha anche toccato il tema del debito pubblico americano, affermando con tono ironico: “Una cosa che hanno detto i miei predecessori è che il livello del debito statunitense è sostenibile, ma la direzione non lo è e va affrontata prima o poi, meglio prima che poi.”

Lagarde: inflazione al 2%, ma la vigilanza resta

Dall’Europa, Christine Lagarde ha offerto una visione più ottimista, pur con riserve. “L’inflazione oggi al 2%: siamo all’obiettivo e a ciò che indicano le previsioni di medio termine. Non dico missione compiuta ma obiettivo raggiunto, è ora di riconoscerlo.” Tuttavia, ha anche evidenziato le sfide globali: “Ora fronteggiamo una grande incertezza, durante la quale dovremo continuare ad essere molto vigili per stare nell’obiettivo, ma siamo in una buona posizione per farlo.”

L’impressione generale è che, sebbene la BCE possa considerare raggiunto il suo target, la Fed adotti ancora un approccio cauto, influenzato da dazi e da un’inflazione che rimane sotto osservazione. Entrambe le banche centrali mostrano però un denominatore comune: la necessità di interpretare attentamente i dati economici prima di agire.

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ultimo aggiornamento: 1 Luglio 2025 18:35

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